ANDRIA – Il Messina non si ferma più. La truppa di Di Napoli esce vincitrice anche dal “Degli Ulivi” di Andria, tana dell’ex capolista Fidelis, conquistando quel successo esterno che mancava da ben 13 mesi. Vittoria sofferta quella dei giallorossi, che adesso si godono il momentaneo primato in coabitazione con l’Akragas, ma è comunque un successo se si pensa quale sia stato il punto di partenza di questa squadra. In terra di Puglia i siciliani hanno giocato da collettivo vero, sfruttando al meglio la disattenzione della retroguardia andriese che ha portato al gol vittoria di Barraco (il primo in giallorosso dell’ex Catanzaro) ma anche al rosso diretto dell’ex Mariano Stendardo.
Nella ripresa ai giallorossi è venuto un po’ il braccino corto, fattore che lo stesso tecnico milanese deve curare: “Sono molto contento di come la squadra si sia espressa nel primo tempo – riporta Messina Sportiva – della ripresa non mi è piaciuta la gestione della superiorità numerica, è subentrata la paura e stanchezza e siamo andati in difficoltà”. L’importanza di questa vittoria viene comunque ampliata dalla portata dell’avversario, che si presentava alla vigilia con il miglior attacco e il primo posto solitario in classifica: “Loro ci hanno creduto nonostante l’inferiorità numerica – ha commentato il tecnico – non credo che da qui alla fine della stagione molte squadre verranno qua a vincere. L’Andria nonostante tutto ha sempre fatto il proprio gioco, adottava lo stesso schema nonostante fosse con l’uomo in meno. Noi siamo stati poco lucidi nelle ripartenze. L’obiettivo? È la salvezza, ma la reale portata di questa squadra non la so”.
Seppur subentrato a partita in corso, per Alessandro Parisi c’è comunque la soddisfazione per essere tornato ad essere un calciatore a tutti gli effetti: “La partita è stata preparata molto bene – ha sottolineato – nel primo tempo siamo stati perfetti, compatti e cinici trovando meritatamente il gol decisivo. Nella ripresa abbiamo gestito male la palla, comunque analizzeremo questa partita in settimana e penseremo già alla Lupa Castelli Romani”. Mastica amaro invece il tecnico pugliese Luca D’Angelo, che però ha veramente poco da rimproverare ai sui: “Gara equilibrata fino al gol – ha sottolineato – poi nonostante l’inferiorità numerica abbiamo spinto per cercare il pareggio che, ritengo, essere il risultato più giusto. Non abbiamo mai rischiato di subire il 2-0 mentre Berardi è stato di gran lunga il migliore del Messina”.
