"Ha rubato 200 mila euro" | Dipendente regionale sotto accusa - Live Sicilia

“Ha rubato 200 mila euro” | Dipendente regionale sotto accusa

Al dipendente infedele sarebbe bastato cambiare le cifre dell'Iban dal mandato di pagamento per incassare duecento mila euro. Soldi che dovevano servire per chiudere la pratica fra un'azienda sanitaria siciliana e una Regione del Nord Italia. (ripubblichiamo la notizia per dare conto della replica dell'assessore Borsellino)

PALERMO – Al dipendente infedele sarebbe bastato cambiare le cifre dell’Iban per incassare duecento mila euro. Soldi che dovevano servire per chiudere la pratica fra un’azienda sanitaria siciliana e una Regione del Nord Italia. E che, invece, sarebbero finiti sul conto corrente personale di un dipendente regionale. Probabilmente un funzionario. La Procura indaga su un nuovo caso di distrazione di soldi pubblici. E non sarebbe l’unico.

“È la punta dell’iceberg”, dissero gli investigatori quando venne fuori la vicenda di Emanuele Currao, il funzionario dell’area Affari generali del dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale a cui la Finanza sequestrò quasi settanta mila euro. Currao è stato pure citato in giudizio dalla magistratura contabile. Assieme a lui si dovranno presentare davanti alla Corte dei Conti anche il dirigente Concetta Cimino e il funzionario della Ragioneria, Antonino Di Prima. Currao avrebbe gonfiato il suo conto conto corrente personale con 85 mila euro della Regione. La Cimino non avrebbe vigilato sulle operazioni, mostrando mancanza di prudenza gestionale, e Di Prima sarebbe stato superficiale nei controlli su un pagamento che, nel suo caso, riguarda 8 mila euro.

Non è l’unica vicenda su cui si concentra la procura della Corte dei Conti. Le indagini vanno avanti nel massimo riserbo dalla fine del 2011 e sono venticinque i funzionari e i dirigenti indagati a vario titolo. Ci sono quelli che hanno distratto le somme e coloro che avrebbero dovuto vigilare per impedirglielo. Un altro troncone di indagini riguarderebbe pure lo straordinario pagato dal Dipartimento tra il 2008 e il 2009.

Alcuni di questi dipendenti sarebbero finiti pure sotto inchiesta della Procura della Repubblica. Tra di loro c’è anche il funzionario che avrebbe gestito la pratica dell’assessorato alla Sanità. Le indagini sono partite dalla nota con cui la Regione del Nord chiedeva informazioni sulla vicenda che riguarderebbe una procedura di rimborso per spese mediche sostenute fuori sede oppure la liquidazione di una fattura. Ed è venuto fuori il caso di infedeltà del dipendente. Su di lui e su chi lo avrebbe aiutato le indagini sono ancora in corso. Forse proprio contro di loro tuonò il neo governatore Rosario Crocetta durante la sua prima conferenza stampa.

 


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