PALERMO – Nonostante un atto d’interpello rivolto al personale interno fatto dal dipartimento Istruzione a giugno dell’anno scorso e una graduatoria con un’ottantina di domande, da più di un anno i posti di direttore degli Enti regionali per il diritto allo studio universitario (Ersu) di Palermo, Messina e Catania rimangono vacanti. E’ quanto scrive in un’interrogazione parlamentare il deputato regionale del Pd Antonello Cracolici, secondo cui “non essendo mai stato revocato il provvedimento si profila anche l’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio prevista dal codice penale”.
Cracolici sottolinea che i direttori degli Ersu “sono equiparati ai dirigenti regionali di aree e servizi, quindi non percepiscono alcuna indennità aggiuntiva”. A gennaio del 2012 l’Ars ha approvato la legge n.9 in base alla quel “i direttori degli Ersu, nelle more dell’espletamento dei concorsi sono nominati su proposta del dirigente generale del Dipartimento Istruzione”. Così l’8 giugno del 2012, “pur non essendo obbligato secondo la citata legge” l’ex dirigente generale del dipartimento, Ludovico Albert, ha emanato un bando per conferire gli incarichi, “pubblicizzato – si legge nell’interrogazione – sia sui siti istituzionali della Regione che sui giornali”. “Al dipartimento Istruzione – scrive Cracolici – sono state inviate circa ottanta domande con relativi curricula, eppure da mesi la graduatoria si trova presso la direzione del dipartimento e non viene dato seguito senza alcuna motivazione”.
A Palermo e Messina nel frattempo sono ‘scaduti’ anche i consigli di amministrazione e, nei giorni scorsi, la giunta regionale ha nominato due commissari straordinari.