PALERMO – “La discarica di Agira non si deve fare”. A dirlo davanti a un gruppo di manifestanti arrivati direttamente dall’Ennese, sono Claudio Fava e alcuni parlamentari del M5s, tra i quali Elena Pagana, Giorgio Pasqua e Gianpiero Trizzino. È un gruppo di 350 persone circa, commercianti, agricoltori, studenti, cittadini e amministratori locali del comitato cittadino “No discarica Agira” arrivato a Palermo oggi, in occasione della seduta d’Aula dedicata alle mozioni sull’emergenza rifiuti in Sicilia, per dire no alla discarica per rifiuti speciali che dovrebbe sorgere nel territorio di Agira.
“È contro ogni norma di legge – ha detto Claudio Fava – l’iter burocratico che ha portato la Regione siciliana ad approvare questo piano e contro ogni norma di legge e anche contro il buonsenso il fatto che una discarica per rifiuti tossici sia prevista a poco più di un chilometro e mezzo da un territorio di interesse comunitario e in un territorio che ha una forte vocazione all’agricoltura”.
“Io arrivo da Priolo Gargallo – ha raccontato Giorgio Pasqua, deputato del M5s – e sono qui per dirvi che non dovete permettere che il vostro territorio si riduca così com’è ridotto il mio. Non permettetelo”.
Elena Pagana, parlamentare regionale dell’Ennese, ha depositato una mozione, firmata anche da Fava, con la quale si chiede lo stop, in autotutela, dell’iter per la realizzazione della discarica per rifiuti speciali. “Esistono gravi dubbi – scrive – sulla legittimità dei componenti della commissione che ha scritto le autorizzazioni. È inammissibile che un potere discrezionale venga esercitato da soggetti nominati senza alcuna procedura aperta al pubblico”.