Oggi nuova chiamata per la presidenza dell’Irfis. L’assemblea dei soci, riunita (per la seconda volta) in seconda convocazione potrebbe finalmente deliberare sul presidente della società finanziaria della Regione siciliana. E si riaffaccia concretamente, ancora una volta, l’ipotesi Maiolini.
In realtà, la cosiddetta Assemblea dei soci è composta dalla sola Regione. Socio unico, appunto, che verrà verosimilmente rappresentata dalla dirigente del dipartimento Bilancio, Maria Filippa Palagonia, che verrà delegata dal presidente Raffaele Lombardo.
La dirigente avrà il compito di portare in Assemblea la designazione del governatore. Una designazione che, però, sembra non essere ancora arrivata. Ma potrebbe giungere a momenti. La particolare “conformazione” dell’assemblea dell’Irfis, infatti, consente di sciogliere la riserva sulla scelta del prossimo presidente anche pochi minuti prima dell’orario previsto per la convocazione. Qualcuno all’interno dell’assessorato ci scherza un po’ su: “Quella dell’Irfis è una delle poche assemblee dei soci che si può tenere in un ascensore”.
Ma nel “sali e scendi” delle nomine, che ha visto affacciarsi per diverse settimane il volto dell’assessore all’Economia Armao, prima della virata verso l’ex dirigente generale di Banca Nuova Francesco Maiolini tutto può succedere. Per fermare l’ascensore dell’Irfis serve l’intervento dell’unica persona che può premere il pulsante giusto.
Insomma, basta che Lombardo decida, e il nodo si scioglie. Il governatore, però, oggi a Palazzo d’Orleans non s’è visto. Era a Catania, per impegni istituzionali. Così, l’eventuale designazione di Francesco Maiolini potrebbe essere comunicata alla dirigente delegata domani in mattinata. In caso contrario, nuova fumata nera. E nuovo slittamento dei termini alla prossima assemblea del socio unico: la Regione stessa.