“Smentisco categoricamente di essere stato trattenuto in caserma dai carabienieri di Agrigento”, così padre Gaspare Di Vincenzo torna sulla notizia diffusa ieri secondo la quale il sacerdote sarebbe stato trattenuto in caserma per aver partecipato, al fianco di alcuni immigrati, alla manifestazione “Io non respingo”. Padre Di Vincenzo racconta, scrivendo direttamente a Live Sicilia, come siano avvenuti i fatti: “Al loro blitz – dice il sacerdote – ho espresso la mia indignazione per un’operazione ad hoc per allontanare e intimidire gli immigrati affinchè non partecipassero alla manifestazione. Indignazione dovuta anche all’assicurazione del Signore Questore che incontrandolo dieci minuti prima del blitz all’inizio di via Atenea mi aveva assicurato che tutto si sarebbe svolto serenamente mentre subito dopo, più di una ventina di carabinieri in borghese hanno creato il panico facendo fuggire con la caccia all’uomo gli immigrati, facendo indignare i manifestanti, facendo piangere i bambini e le donne anziane che erano sul posto. Durante la manifestazione, che ha avuto inizio alle 19, regolarmente, secondo il programma, ho solo espresso la mia indignazione e non ho fatto nessuna denuncia sul mio trattenimento da parte dei carabibieri. Non so chi abbia dato questa falsa notizia. Nel colloquio con il Capitano Asti ho appreso che c’erano degli ordini superiori dovuti ai vari esposti di commercianti agrigentini”.
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