PALERMO – “Ringrazio i miei compagni e le mie compagne per il supporto e per il sostegno, li ringrazio per quello che in questi giorni continuano a fare, per quello che faremo, perché senza di loro cosa sarei. Ringrazio il mio quartiere, il Borgo Vecchio, per il sostegno datomi col coraggio che contraddistingue la comunità borghitana e con l’affetto che un quartiere popolare sa regalare. Non faccio nomi in questi giorni difficili per non fomentare gli infami, vi porto tutti nel cuore”. Così su Facebook Carlo Mancuso che insieme a Gianmarco Codraro è stato arrestato per avere aggredito Massimo Ursino segretario provinciale di Forza Nuova. Ieri anche Codraro aveva scritto un lungo post su Facebook per dire “eccoci ancora qua”.
“Come sapete io e Giammarco siamo stati scarcerati e quell’accusa piagnona e surreale è caduta nel baratro delle barzellette in questi anni montate contro di noi – aggiunge Carlo Mancuso -. Purtroppo siamo stati messi in isolamento e adesso non ho fratelli in carcere, ospiti dello stato e giovani sotto le grinfie di uno stato straniero da salutare. Siamo ultras, cresciuti nelle tempeste e abituati a navigarci. La repressione non ci ferma, così come non ci impensieriscono le infamie e certi pagliacci di cui Palermo è piena. Ringrazio la mia famiglia per la comprensione, la forza e a tratti l’orgoglio che mi hanno dedicato. Sono un militante politico e non uno scafazzato. Loro lo sanno e niente li convincerà del contrario. Ringrazio quell’amabile folle professionista del mio avvocato Giorgio Rocky Bisagna, che con la sua professionalità ricorda ai fautori dei teoremi che non si ragiona col culo e che non si vive di Inquisizione”.