PALERMO – Coro quasi unanime di giubilo dai partiti per l’approvazione della legge sulla preferenza di genere. E scatta la gara ad appropriarsi della paternità del provvedimento votato ieri dall’Ars. Maggioranza e centrodestra sottolineano la portata storica della legge che pone la Sicilia all’avanguardia in Italia.
“L’approvazione della doppia preferenza di genere rappresenta innegabilmente un successo politico dell’Udc che si è battuta in tempi non sospetti perché si arrivasse al traguardo raggiunto ieri sera. E allo stesso tempo è la prima sconfitta politica dei grillini, che per mero calcolo politico hanno perso una grande occasione per contribuire al cambiamento”, afferma Gianpiero D’Alia, segretario dell’Udc siciliana e vicecapogruppo vicario di ‘Scelta civica’ alla Camera. “Il voto di ieri – aggiunge D’Alia – è soprattutto una grande conquista di civiltà per la Sicilia, unica Regione con una Giunta di 8 donne, di cui due dell’Udc, e deve servire come esempio per il resto del Paese”.
“Oggi la Sicilia compie un passo avanti straordinario sul piano dei diritti civili e delle pari opportunità: questo è un risultato voluto con forza dal PD in sintonia con il governo Crocetta”, dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito dell’approvazione del ddl sulla doppia preferenza di genere (52 voti a favore, 18 voti contrari). “Fin dall’inizio – aggiunge – avevamo indicato questa strada: approviamo subito la norma sulla doppia preferenza di genere e discutiamo la correzione della legge elettorale nei modi e nei tempi adeguati, subito dopo le elezioni di giugno”.
“La doppia preferenza di genere per le elezioni amministrative, voluta fortemente dal Partito Democratico e approvata ieri all’Ars, consentirà di aprire le porte dei consigli comunali a molte donne, che sapranno certamente contribuire al rinnovamento della politica”, ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. “E’ la vittoria del Pd – ha aggiunto Lupo – che già anni fa propose questa legge ma fu bocciata dall’aula a scrutinio segreto, ed è certamente positivo che anche le altre forze politiche questa volta abbiano condiviso la nostra proposta”.
“Con il via libera alla norma sulla doppia preferenza di genere registriamo la vittoria della maggioranza che sostiene il presidente Rosario Crocetta, che avrebbe retto a qualsiasi tentativo di derogare da quello che, ribadisco, era un accordo blindato”, afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei “Democratici riformisti per la Sicilia” all’Ars. “Prendiamo atto anche della convergenza delle opposizioni su una norma che ha valenza storica – aggiunge – per quanto riguarda i diritti civili nell’Isola”.
“Siamo soddisfatti per aver vinto questa battaglia di civiltà che garantisce alle donne concrete opportunità per essere rappresentate nei consigli comunali dell’Isola”. E’ il commento del parlamentare regionale Nello Musumeci. “Non è tempo di coccarde – spiega Musumeci – ma giova ricordare che il nostro disegno di legge sulla doppia preferenza di genere è stato presentato all’Ars ancora prima che il governo Crocetta si esprimesse. Crocetta spero avrà capito che le convergenze col centrodestra sugli obiettivi seri e concreti sottraggono il governo al ricatto dei grillini”. “Adesso – conclude – bisogna mettere mano subito ad una radicale riforma degli enti locali, che riconsacri il principio della rappresentanza diretta e della responsabilità popolare”.
“La Sicilia ora ha una legge che é all’avanguardia per la parità di genere. Abbiamo votato una norma che il presidente Rosario Crocetta ha voluto fortemente e che la I commissione Affari istituzionali ha esitato a larga maggioranza”, afferma Marco Forzese, presidente della I commissione Ars e deputato dei “Democratici riformisti per la Sicilia commentando l’approvazione del ddl che prevede che introduce già dalle elezioni comunali di giugno, nell’isola, la possibilità di votare per due candidati al consiglio comunale purché siano un uomo e una donna (altrimenti la seconda preferenza sarebbe annullata). “Credo che sia prevalso il buon senso anche rispetto alle perplessità a riaprire una finestra legislativa – aggiunge – subito dopo la Pasqua. Il risultato è di enorme importanza e dà proprio alla I commissione Ars una nuova responsabilità per riformare l’intera materia elettorale per gli Enti locali già subito dopo la sessione di bilancio”.
“Il via libera dell’Ars alla riforma elettorale con la previsione della doppia preferenza di genere è un buon risultato, ma soprattutto un importante segnale di civiltà e rispetto delle pari opportunità che la Sicilia manda all’Italia”. Lo ha detto la senatrice Simona Vicari, commissario provinciale del Pdl a Palermo. “Grazie a questa riforma all’interno degli enti locali siciliani sarà possibile garantire una maggiore rappresentanza femminile, nell’ottica di un’offerta politica – ha aggiunto – ampia e non più vittima di un insopportabile maschilismo. E’ un risultato che premia anche gli sforzi delle tante donne del Pdl, che come me da tempo si battono per l’introduzione di meccanismi che consentano una maggiore e migliore partecipazione delle donne alla vita politica”.
“Bersani dovrebbe analizzare seriamente quanto accaduto ieri sera all’Assemblea Regionale Siciliana, dove il PdL e il PD hanno approvato congiuntamente un disegno di legge molto importante che introduce la preferenza di genere, con la decisa opposizione del Movimento di Grillo”. Questo il commento del parlamentare Dore Misuraca, coordinatore del PdL in Sicilia. “Il modello sicilia- dice Misuraca- è la tutela esclusiva degli interessi reali dei cittadini e non quello sbandierato in questi mesi da Grillo e dai parlamentari del Movimento 5 stelle. Dalle prossime elezioni quindi- dichiara Misuraca- i siciliani potranno esprimere un voto per un uomo e uno per una donna consentendo in questo modo un’eguale rappresentatività nei consigli comunali. E’ questo- dice il parlamentare- il modello a cui Bersani deve tendere, ad un Governo che affronti coraggiosamente le criticità e le emergenze del popolo italiano con il sostegno delle forze politiche serie e qualificate, che di volta in volta valutino i provvedimenti e approvino la loro effettiva applicazione. E’ estremamente necessario- conclude Misuraca- dare un Governo a questo Paese e, pur essendo nettamente in vantaggio sulle altre forze politiche, così come rilevato dagli ultimi sondaggi, il nostro obiettivo principale non è il ritorno alle urne ma la formazione di una compagine governativa stabile e forte in grado di condurre fuori dalla crisi nel più breve tempo possibile”.
“L’Assemblea Regionale Siciliana, e non il Governo, questo per amore della verità, ha introdotto, questa notte, in Sicilia, la doppia preferenza, dando la possibilità di votare, contemporaneamente, un uomo e una donna”, afferma Vincenzo Vinciullo del Pdl. “Il voto – continua Vinciullo – giunto dopo un acceso dibattito in Aula, ha visto protagonista il Popolo della Libertà, il quale, coerentemente con la sua storia, ha deciso di agevolare il percorso che ha portato all’approvazione della Legge. Sarebbe superfluo ricordare che è stata l’attuale senatrice Simona Vicari, quando era deputato all’Assemblea regionale siciliana, a introdurre, nel dibattito politico, attraverso la sua attività legislativa, la problematica relativa al voto di genere, così come, nel programma politico del Pdl per le ultime elezioni regionali e nazionali, era previsto il voto di genere”.
“L’approvazione del ddl sulla preferenza di genere è sicuramente un passo un importante dal punto di vista culturale nelle politiche per le pari opportunità e ringrazio l’Assemblea Regionale Siciliana per la sensibilità dimostrata – dice Doriana Ribaudo, assessore provinciale alle Pari opportunità a Palermo -. Ho letto dichiarazioni su come l’introduzione della doppia preferenza avrebbe contribuito al controllo del voto, dunque avrebbe favorito la mafia, grazie al meccanismo delle possibili combinazioni. Per un attimo ho avuto timore che anche in Sicilia, come in Toscana, si preferissero le liste bloccate, infatti, purtroppo, anche una sola preferenza non allontana il rischio del controllo del processo democratico del voto. Es: oggi se un elettore vuol votare Mario Rossi, può scrivere “Mario Rossi”, “Mario”, “Rossi Mario”, “Rossi”. Il seggio unico poteva essere una soluzione così come l’informatizzazione del voto che nel tempo abbatterebbe di gran lunga il costo delle elezioni a carico dei contribuenti”.
“Lavoro a questa norma da anni, la doppia preferenza di genere è una grande conquista per la Sicilia: adesso proporrò di estendere lo stesso meccanismo alle elezioni regionali – dice Concetta Raia, parlamentare regionale del Partito Democratico -. Purtroppo il Movimento 5 Stelle ha perso una opportunità per costruire con noi un percorso di innovazione e riformismo, hanno preferito la conservazione. A chi teme il controllo del voto dico che la migliore risposta è una sfida come questa, una norma coraggiosa sostiene la presenza di donne che hanno radicamento sul territorio”.