Dottoressa aggredita durante la visita fiscale a dipendente pubblico

Dottoressa aggredita durante una visita fiscale: “I medici nel mirino”

Sarebbe stata spinta verso il muro e aggredita 

NICOSIA (ENNA) – Ancora un’aggressione ai danni di un medico. Accade in provincia di Enna. Ad esser stata aggredita è una donna, un medico fiscale, che stava facendo la visita a un dipendente pubblico in malattia. Lui l’avrebbe aggredita verbalmente, poi l’avrebbe spinta contro il muro.

La situazione non è ulteriormente degenerata solo perché fortunatamente la dottoressa aveva il marito ad aspettarla in macchina. Lui quando ha capito che stava succedendo qualcosa all’interno è intervenuto a salvarla dall’aggressione. Il precedente in provincia risale a gennaio ed è avvenuto a Enna, ai danni del primario di Medicina.

La denuncia

Il responsabile dell’aggressione, S.C., è stato denunciato per lesioni personali aggravate e violenza a pubblico ufficiale. La notizia è stata comunicata dall’Ordine dei Medici della provincia di Enna, che sottolinea come si tratti dell’ennesimo episodio di questi giorni in Italia e che si costituirà parte civile, non appena vi sarà un rinvio a giudizio.

“A tutela della dignità professionale e umana di tutti i medici – ha spiegato il presidente dell’Ordine Renato Mancuso (nella foto) – abbiamo già incaricato il nostro legale della costituzione di parte civile. Assieme ai componenti del consiglio direttivo, esprimiamo massima solidarietà e vicinanza alla collega”.

La diagnosi

La dottoressa, che è originaria di Centuripe, è stata dimessa con diagnosi di trauma distorsivo al gomito sinistro, al rachide cervicale e lombare. “La categoria dei medici –  prosegue Mancuso – è chiaramente nel mirino, sempre più spesso vittima di aggressioni fisiche e verbali sul luogo di lavoro e durante lo svolgimento della professione”.

L’Ordine dei medici

“Ci vuole un profondo cambiamento culturale – spiega – e soprattutto serve la certezza della pena. Nessun atto di violenza è giustificabile men che mai nei confronti dei sanitari che ogni giorno svolgono il loro lavoro a servizio della comunità”.

“Non rimarremo a guardare – conclude -: intanto ci costituiremo parte civile a fianco della collega  e chiediamo  a viva voce l’intervento di tutte le istituzioni e forze politiche affinché venga affrontato una volta per tutte questo modus operandi ai danni della categoria”.

Le notizie della provincia di Enna.


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