Droga nei loculi del cimitero: l'inchiesta non si ferma, le piste

Droga nei loculi del cimitero: l’inchiesta non si ferma, le piste

I particolari sull'operazione del Gico della Guardia di Finanza di Catania.

CATANIA – Hanno scelto un luogo forse un po’ inquietante per fare i loro loschi affari di droga. Ma è altrettanto vero che un cimitero è un teatro ideale per passare inosservati. O almeno così speravano Antonino Torrisi e Filippo Sapienza, arrestato il 27 luglio scorso a Giarre dai militari del Gico della Guardia di Finanza di Catania. Arresto convalidato poi dalla gip Giuseppina Montuori che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati. 

Gli investigatori hanno notato Torrisi trasportare dei sacchi neri molto voluminosi all’interno di un’ufficio del cimitero di Giarre. Qui lo aspettava Sapienza. I militari hanno fatto scattare la perquisizione e hanno scoperto 77 confezioni trasparenti di droga. Inoltre in un altro locale all’interno di un loculo è stata rinvenuto un borsone con 2 chili e mezzo di marijuana e 8 panetti di hashish. Per finire Torrisi – custode del cimitero – nel borsello aveva con sé 310 grammi di cocaina. I due indagati nel corso dell’udienza di convalida hanno raccontato la loro versione dei fatti che però non ha convinto la giudice. Anzi la gip le ritiene “inverosimili” e “in pieno contrasto” con l’andamento dei fatti. Inoltre Sapienza, già sorvegliato speciale e con un curriculum criminale abbastanza nutrito, ha violato le prescrizioni della misura di prevenzione a cui era sottoposto. 

I difensori dei due indagati, l’avvocato Enzo Iofrida per Sapienza e il penalista Danilo Tipo per Torrisi, stanno valutando di presentare ricorso al Tribunale del Riesame. 

Ma l’inchiesta non si ferma certo qui. L’ingente quantitativo di droga sequestrata fa pensare che il cimitero di Giarre fosse diventato una sorta di store dei grossisti della droga. A questo punto ci sono due filoni investigativi da seguire: uno è quello del canale di rifornimento e un altro è quello delle piazze di spaccio a cui fosse destinato. E c’è anche da comprendere se ci possa essere il coinvolgimento della criminalità organizzata di Giarre. 


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