CATANIA – Associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di armi, stupefacenti. Ecco i dettagli dell’operazione Camaleonte.
“Armi, tutte cose avemu”, a parlare è Luca Santoro, tra gli arrestati del blitz Camaleonte che ha decapitato il clan Cappello Bonaccorsi. In una delle intercettazioni in cui Santoro parla con Massimiliano Lizio, anche lui colpito da provvedimento cautelare.
“Se non vuoi che faccio cose dei pazzi, o mi fai dare i soldi da machina, o minni scennu dassutta e faccio un macello”. A parlare con Luca Santoro è Rosaria Rapisarda, moglie del boss Massimiliano Salvo.
“Faccio tremare Catania”. Concetto Bonaccorsi, nipote del pentito omonimo, intercettato, parla di quello che intende fare con u carrozzeri. “Mi sto andando a prendere il mio compagno di tutte le migliori avventure”.
“Ci sono detenuti in difficoltà…”. Di nuovo Luca Santoro. Stavolta parla delle “necessarie rinunce” per sostenere chi è in carcere. Lo fa con Nunzio La Torre, arrestato nel blitz Tondicello e, secondo gli investigatori, riferimento del clan per lo spaccio di piazza Caduti del Mare.