Il responsabile del servizio urbanistico del Comune di Cefalù, Giovanni La Barbera, è stato rinviato a giudizio dal gup di Termini Imerese, Paola Spiga, per falso, truffa e abuso d’ufficio. La vicenda riguarda un lotto di terreno acquistato nel 2004 dalla società di costruzioni Gesim di Giuseppe e Gaetano Corvaia, pure rinviati a giudizio per gli stessi reati. Prima della stipula dell’atto La Barbera aveva rilasciato un certificato di inedificabilità. Quando l’acquisto si è perfezionato ha invece firmato una concessione edilizia per un edificio. In questo modo avrebbe procurato un danno ai venditori, la famiglia Costantino, che hanno ceduto per inedificabile un terreno edificabile che aveva un valore di mercato superiore. Oltre a dirigere il servizio urbanistico La Barbera ha il compito di gestire il nuovo Prg di Cefalù adottato di recente.
Il rinvio a giudizio ha riaperto le polemiche che, durante l’inchiesta, aveva sollevato il capogruppo del Pd, Rosario
Lapunzina, con la richiesta di allontanamento di La Barbera dall’ufficio. La perplessità deriva dal fatto che, secondo
Lapunzina, “l’incarico di seguire il nuovo Prg deve essere esente da qualsiasi possibilità di dubbio sulla correttezza di
quanti sono chiamati a concorrervi”.