È di nuovo un Palermo da sogno |Iachini riparte da un altro record - Live Sicilia

È di nuovo un Palermo da sogno |Iachini riparte da un altro record

Cinque reti segnate in una sola partita, come mai fatto col tecnico marchigiano e come non accadeva da quasi sei anni (ironia della sorte, proprio contro il Cagliari): il 2015 rosanero inizia sotto i migliori auspici in vista del tour de force di gennaio.

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PALERMO – Al “Renzo Barbera” l’orologio è tornato indietro di cinque anni. Anche di più, se si pensa che l’ultimo pokerissimo rifilato dal Palermo è datato 3 maggio 2009: ironia del destino, un 5-1 inflitto al Cagliari, proprio quel Cagliari caduto alle pendici di Monte Pellegrino nella prima partita del 2015. Difficile immaginare un inizio migliore nel nuovo anno, probabilmente neanche Iachini lo sperava dopo la delusione di Bergamo. Eppure il suo Palermo ha dato non solo una prova di forza, bensì una prova di maturità, dimostrando di aver imparato dai propri errori e di volere alzare l’asticella dell’obiettivo finale, nonostante le dichiarazioni del post-partita.

Cinque gol in una partita, il Palermo di Iachini, non li aveva fatti mai. Quale miglior modo di iniziare il nuovo anno, se non con un altro (piccolo) record? Il tecnico marchigiano si era infatti fermato a tre reti come soglia massima, sia in questa stagione che in quella passata. Il cenone di Capodanno deve aver fatto bene ai rosa, alla faccia dello spauracchio della sosta invernale. Nessun calo di tensione, anzi: gli errori che sono costati la vittoria contro l’Atalanta sono stati metabolizzati nel migliore dei modi. Iachini ha insistito anche nella ripresa su quanto successo all’Azzurri d’Italia, e il risultato è stato il migliore possibile. Per la prima volta il secondo tempo non è sinonimo di sofferenza, anzi è stato un capolavoro di maturità. Una prima parte improntata sulla gestione del vantaggio, una seconda parte aggressiva per chiudere il match e poi il tributo a chi ha dominato ancora una volta la scena.

Perché se le voci di mercato possono distrarre qualunque ventenne nel mondo del calcio, Paulo Dybala sembra far parte di un’altra categoria. Arsenal e Manchester City lo tengono d’occhio? Allora Paulo decide di siglare la seconda doppietta da quando si trova in Italia, a più di due anni da quell’exploit contro la Sampdoria. Una rete per tempo, dato da non sottovalutare visto che finora nella ripresa non era riuscito a timbrare il cartellino, nove gol complessivi in campionato e podio nella classifica cannonieri, alle spalle di Tevez e Callejon. Per chi volesse trovare ancora degli aggettivi, è meglio procurarsi un vocabolario di quelli buoni o in alternativa darsi ai neologismi. Questo perché, per Dybala, le parole iniziano ad essere riduttive.

E il 2015 del Palermo, che adesso proseguirà con un tour de force, è iniziato in maniera brillante soprattutto grazie alle sue giocate. Lui, insieme a Vazquez, illumina una squadra che ha ripreso ad entusiasmare il pubblico, chiamato ad essere nuovamente l’arma in più del Palermo, proprio come era cinque anni fa. A Firenze l’inerzia e le squalifiche potrebbero arridere ai rosa, ma la partita successiva sarà di quelle proibitive, dove il Barbera dei vecchi tempi potrebbe tornare utile. Il successo più grande di Iachini sarà quello di ritrovare il dodicesimo uomo, con il massimo rispetto per chi ha spinto la squadra in questo anno e mezzo: quello senza il quale si è comunque stravinto un campionato di serie B e finora si sta lasciando a bocca aperta l’Italia intera. Inutile dire che se il ciclo terribile di questo primo mese dell’anno dovesse andare a buon fine, guardare alla salvezza sarà cercare di dare un aggettivo a Dybala: riduttivo. Forse anche inutile.


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