Grillo detta le regole: | indennità ridotta e diaria - Live Sicilia

Grillo detta le regole: | indennità ridotta e diaria

Beppe Grillo

Beppe Grillo detta le regole ai politici del Movimento Cinque Stelle. Cosa deve fare il bravo grillino per non essere espulso.

Il diktat sul sito del Movimento
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PALERMO – Il Movimento Cinque Stelle prende sempre più le sembianze di un vero e proprio partito. Dopo i primi successi elettorali e l’ingresso dalla porta principale nelle tanto discusse “stanze del potere” arriva anche il codice di comportamento per gli eletti. Un vademecum comparso sul blog di Grillo contenente otto diktat che il deputato movimentista non può e non deve trasgredire, pena l’espulsione dal M5S, e che regolano tutta la vita di palazzo degli eletti a cinque stelle, dalla scelta del nome del gruppo parlamentare fino al trattamento economico ed al personale di supporto ai deputati.

Tra le prescrizioni del codice di comportamento degli eletti del movimento, ovviamente, l’obbligo di rispettare quanto scritto nello statuto, pardon, del “Non Statuto”, come loro stessi lo hanno ribattezzato. I parlamentari inoltre dovranno motivare ogni loro votazione a mezzo video pubblicato sul canale Youtube del movimento e sul blog, in cui saranno anche “rendicontazione spese mensili per l’attività parlamentare (viaggi, vitto, alloggi, ecc)”. “Sì”, dunque all’indennità diaria.

 La norma più attesa, tuttavia, è quella che regolamenta il trattamento economico dei deputati. “L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili – si legge nel codice – il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo”.

Morigeratezza anche per gli assistenti dei parlamentari, ove previste per legge, infatti anche“le persone eventuali di supporto ai parlamentari per la loro attività non potranno superare un rimborso economico di 5 mila euro lordi mensili”.

 


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