L’Mps dimagrisce a vista d’occhio. Il suo leader e fondatore, Riccardo Savona, infatti, in vista delle elezioni regionali, correrà tra le fila di Grande Sud. La notizia è confermata dal diretto interessato, che però minimizza: “Non c’è niente di strano. Del resto, avevamo detto che la nostra coalizione è molto coesa, e che le liste sarebbero state formate tenendo in considerazione molti fattori. Tra cui la necessità di rafforzare le liste territorialmente più deboli con innesti provenienti da altri partiti”.
Ma la scelta di Savona rientra in una polemica che va avanti da diversi giorni. E che la scorsa settimana, nonostante le smentite di rito, stava portando persino l’Mps, che non aveva gradito la scelta di una lista ibrida con Fli, ad abbandonare il progetto miccicheiano, per sposare la causa di Nello Musumeci. E di quell’ipotesi, oggi s’è palesata nel segno concretissimo dell’abbandono di uno dei big del movimento, Paolo Ruggirello, che ha deciso di sostenere proprio il candidato del centrodestra.
Non se l’è sentita, invece, Riccardo Savona di compiere questo passo. Ma a Ruggirello ha destinato parole al miele: “È un amico, un grande lavoratore, una persona perbene. Spero ci ripensi. Non siamo stati capaci di dirimere alcuni contrasti”. E i “contrasti”, per farla breve, riguardavano le possibilità appunto dei leader del movimento di tornare a occupare lo scranno a Sala d’Ercole. In particolare, non è andata giù, come detto, la scelta di accantonare il listone unico composto da tutti i partiti, e virare verso la formula “Mps più Fli”. Una formula che però, a Trapani e Palermo riuscirà, quasi certamente, a guadagnare non più di un seggio. Creando un “duello interno” tra deputati uscenti: Ruggirello e Marrocco nel Trapanese, Savona e Aricò nel capoluogo. “Ma Ruggirello – ha detto Savona, tradendo un po’ di rammarico – a Trapani credo abbia più voti di Marrocco. A Palermo, anche se mi fossi candidato io, non saremmo arrivati oltre i 50 mila voti. Sarebbe scattato un seggio. Non è molto logico che io e Aricò finiamo per eliminarci a vicenda”.
Ma Mps non “sbaracca”, a detta di Savona: “Abbiamo candidati forti come Mario Bonomo, che sarà capolista a Siracusa, mentre a Palermo e Messina avremo buoni candidati”. Ma in alcune province, avverrà il processo uguale e contrario di quello che ha condotto Savona alla lista di Grande Sud. “Era stato tutto concordato da tempo”, conferma il presidente della Commissione bilancio. Facendo riferimento a quell’immagine di coalizione “a vasi comunicanti”. E già circola qualche nome di esponenti dell’Mpa che andranno a rafforzare le liste Mps-Fli: si tratta del parlamentare nazionale Sandro Oliveri a Palermo, dell’ex dirigente generale Rossana Interlandi a Caltanissetta e del presidente del consiglio comunale di Catania Marco Consoli.