PALERMO – Dopo avere scontato due anni e sei mesi per rapina, considerati i tanti precedenti specifici, è ritenuto socialmente pericoloso e il tribunale gli applica la sorveglianza speciale. Solo che Fabio Mercurio, 30 anni, è senza casa e sceglie come luogo di residenza la sala d’attesa della stazione ferroviaria di Palermo dove deve trovarsi, ogni giorno, tra le 21 e le 7.
Una prescrizione singolare, come la scelta del luogo di residenza, che il sorvegliato speciale non rispetta. Ecco perché la polizia lo ha denunciato. Oggi l’imputato, assistito dall’avvocato Alessandro Musso, è stato assolto. Il giudice monocratico ha accolto la tesi difensiva secondo la quale il luogo di esecuzione della misura non può essere la sala d’attesa della stazione sfornita di lettini, toilette e comunque chiusa al pubblico a partire dalla mezzanotte.