Sicilia orientale, la corsa ai Comuni | Chi è già sceso in campo: i nomi - Live Sicilia

Sicilia orientale, la corsa ai Comuni | Chi è già sceso in campo: i nomi

In attesa dell'esito delle elezioni nazionali, uscenti e aspiranti sindaci scaldano i motori. Ecco chi sono.

Verso le Amministrative
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PALERMO – Non solo elezioni politiche. In attesa di conoscere l’esito del voto del 4 marzo, politici navigati e outsider scaldano i motori o hanno già sciolto le riserve sulla propria candidatura a sindaco in tutta l’Isola. Nella Sicilia Orientale, tra gli altri comuni, si voterà a Messina, Catania, Siracusa e Ragusa. A capo di liste civiche o candidati di bandiera, i nomi già in campo sembrano sancire, comunque, il primato della politica sulla “società civile”.

A Catania, intanto, ecco l’ufficialità della candidatura di Salvo Pogliese per il centrodestra. L’europarlamentare di Forza Italia è stato lanciato dal suo partito e il suo nome verrà a questo proposto agli altri alleati. In caso di esito felice, sparirebbero i nomi circolati sinora nel centrodestra: quello del docente di Diritto costituzionale, noto amministrativista, Agatino Cariola e quello del presidente della Camera penale, Enrico Trantino. L’altra novità è il nome nel Movimento 5 stelle: è quello dell’avvocato dell’ateneo catanese, Matilde Montaudo. Ufficialmente deciderà l’assemblea degli attivisti su una rosa di disponibilità: per adesso quella dell’avvocato Montaudo è l’unica. Nel centrosinistra ha già annunciato la sua ricandidatura il sindaco Enzo Bianco, ma senza l’appoggio ufficiale di forze politiche e con la specificità della candidatura personale che catalizzerebbe, a suo dire, “consensi nell’elettorato di centrosinistra, di centrodestra e dei Cinque stelle”. Sullo stesso solco del “dialogo totale”, ecco la candidatura di Emiliano Abramo, presidente regionale della comunità di Sant’Egidio, il cui nome era girato al posto di Micari come candidato a presidente della Regione per il centrosinistra. Candidatura con il sigillo del “totalmente civica” viaggia già in piena campagna elettorale, con un’allegra macchina da guerra per staff.

A Messina è già certa la candidatura del sindaco uscente, Renato Accorinti, con il suo movimento Cambiamo Messina dal basso. A competere nello stesso terreno del voto antisistema ci sarà sicuramente un candidato a sindaco grillino: si fa il nome di Francesco D’Uva, qualora non riuscisse a spuntarla il 4 marzo nella corsa alla Camera. Nel centrodestra è certo di scendere in campo il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale, Pippo Trischitta, anche se il suo partito non ha ancora espresso alcun nome ufficiale. Nella città dello Stretto, in attesa dell’esito del voto alle Politiche, tutto sembrava tendere a un nome trasversale che piacesse tanto al centrodestra quanto al centrosinistra: indiscrezioni portavano al profilo del presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraulo, nome venuto fuori con insistenza nelle ultime settimane, candidatura sfumata nel 2013 nell’alveo genovesiano.

Ma il nome “non politico” che piace a Forza Italia è quello del professor Dino Bramanti, attuale direttore scientifico dell’Irccs- Piemonte nonché componente del Consiglio superiore della sanità (confermato per la terza volta), vicino all’ufficializzazione. Potrebbe arrivare nelle prossime ore, poi, la candidatura a sindaco dell’ex presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Sabato è stato lanciato pubblicamente il suo movimento Liberi e Forti con il “profilo ideale di un sindaco di alto spessore”: Ardizzone scioglierà la riserva dopo il 4 marzo, ma la strada è segnata. Ufficializzata eccome, invece, l’autocandidatura di Cateno De Luca. Sfumata l’ipotesi di candidatura di bandiera del Pd, sul nome del docente universitario Antonio Saitta.

A Ragusa centrodestra e centrosinistra non vogliono commettere il peccato di “trasversalismo” che non pagò alle scorse Amministrative quando l’ex sindaco Fi Nello Di Pasquale passò al Pd e candidò il suo vicesindaco Cosentini, sconfitto dal 5 Stelle Federico Piccitto. E perciò a sfidare il candidato a sindaco dei 5 Stelle, che non sarà l’uscente Piccitto ma Antonio Tringali, ci sono già: un candidato ufficiale del Pd, una ipotesi civica che parte da sinistra e ben tre nomi nell’area del centrodestra. Il candidato del Pd è Peppe Calabrese, attivissimo già da settimane anche con manifestazioni pubbliche: l’ultima sul tema del nuovo ospedale che ha “animato” la centrale via Roma. Sempre nell’area del “progresso”, candidato con la lista civica Ragusa Prossima c’è pure il consigliere comunale in rotta con il Pd, Giorgio Massari: a pagine social e siti online ben gestiti, fa seguire incontri pubblici a tema, molto partecipati, con ausilio di docenti universitari. Nel centrodestra il nome nuovo delle ultime ore è Salvo Mallia, già presidente della Provincia: Forza Italia lo ha lanciato in contrapposizione a candidature bollate come “fuga in avanti” e “scollamento”. Il riferimento è a Maurizio Tumino, consigliere comunale e leader di un gruppo civico di area centrodestra, che ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco. Altra discesa in campo nell’area del centrodestra è quella di Sonia Migliore, ex Udc, alla guida del movimento Lab 2.0: il suo slogan #Sonianonlafermi è già una risposta a chi parla di candidature tattiche in attesa del voto nazionale. Ultimo, non ultimo, il candidato del Movimento 5 stelle, come detto, è Antonio Tringali. Dopo l’annuncio di mancata ricandidatura del sindaco uscente Federico Piccitto, il meetup locale, di cui fanno parte tutti i consiglieri comunali uscenti, ha votato per il nome di Tringali. Non è stato ancora ratificato dal Movimento a livello nazionale, ma c’è già la sede del comitato elettorale pronta.

A Siracusa è già in corsa da qualche settimana Fabio Granata, ex assessore regionale e vicepresidente della Regione. Già a lavoro per la definizione delle liste, il suo progetto civico è “salpato” ufficialmente domenica mattina in un cineteatro d’essai: “Parte questa difficile ma importante battaglia – dice – per la rigenerazione della mia Siracusa. Proveremo a farla uscire dalla palude, andando oltre il vecchio centrodestra e il vecchio centrosinistra incapaci di esprimere un progetto per il rilancio economico e sociale della città e per il ripristino della legalità”. Una settimana fa ha lanciato la propria “disponibilità” anche Ezechia Paolo Reale come “Alternativa tanto al sindaco uscente Giancarlo Garozzo quanto ai Cinque stelle”: un messaggio ai partiti del centrodestra su un progetto civico che nel 2013 non vinse per una manciata di voti ma confida nei “redenti”. Forza Italia, però, potrebbe preferirvi un’ipotesi in stile “governissimo” e lavora sotto traccia con i pezzi del Pd anti Garozzo: in questo caso il nome sarebbe Massimo Milazzo, avvocato, già consigliere comunale. Il sindaco uscente, il renziano Giancarlo Garozzo, ha già annunciato la propria ricandidatura nonostante la sua maggioranza iniziale abbia perso pezzi di centro e larghi strati del suo stesso partito promettono di guardare altrove. Un altro nome certo è quello di Enzo Vinciullo, deputato regionale uscente, anche se qualcuno parla già dell’ipotesi di un ticket nel centrodestra per portarlo a candidarsi alla presidenza della Provincia. Un altro che ha rotto gli indugi è Ciccio Midolo, imprenditore, esponente della Lega di Salvini. Per i 5 Stelle sono due i nomi che circolano: sono quelli di Giovanni Napolitano e Silvia Russoniello.


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