22 Aprile 2024, 07:05
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PALERMO – Ci sarà anche Giusi Savarino nella lista di Fratelli d’Italia per le elezioni europee. Una lista che “al momento non è ancora chiusa”, dice la deputata regionale eletta nel collegio di Agrigento e donna più votata tra i meloniani due anni fa con oltre settemila preferenze. “Il partito mi ha chiesto di scendere in campo e dare il mio apporto per contribuire a cambiare l’Europa”, dice.
Lei quindi sarà della partita in queste Europee?
“Avevo qualche riserva perché ritengo di avere ancora tanto da dare in questa legislatura per la Sicilia. Il pressing del partito nei miei confronti, però, mi ha convinto ad impegnarmi in questa competizione elettorale e così ho deciso di accettare dando la mia disponibilità alla candidatura”.
Con che spirito?
“Voglio contribuire al cambiamento dell’Europa facendo crescere il gruppo dei conservatori ed evitando che verdi e socialisti spingano ancora su un’azione politica che ha fatto danni in Sicilia. Parlo della pesca, ma anche dell’agricoltura. Regole cervellotiche come quella sulla misura delle maglie delle reti da pesca danneggiano le nostre marinerie. Ho incontrato i pescatori di Licata, Sciacca e Mazara del Vallo: sono stremati dalla regole di Bruxelles. Pensare che l’Europa sia un’entità lontana dai problemi della nostra regione e che non incida direttamente nelle nostre tasche è un errore”.
L’obiettivo di Fratelli d’Italia?
“Vogliamo confermarci primo partito, così come è stato alle Politiche e alle Regionali in Sicilia. Guardiamo con grande interesse alla conferenza programmatica FdI di Pescara con Giorgia Meloni, da lì partirà la campagna elettorale. La priorità è rimettere la Sicilia al centro delle vicende che interessano l’area euromediterranea, nel solco di quanto fatto dalla premier in quest’ultimo anno e mezzo nonostante le difficoltà date da una interlocuzione con chi, in questo momento, impersona i vertici europei e non è affine al nostro pensiero politico”.
A che punto è la lista di Fratelli d’Italia?
“Ad oggi la lista non è ancora chiusa. Al momento abbiamo mandato le accettazioni e i nostri casellari giudiziali al partito, a Roma”.
Dall’inizio della legislatura lei è stata talvolta anche voce critica in maggioranza, come vanno le cose adesso?
“Intanto, registro in questa legislatura una grande sinergia politica: quella tra il presidente Schifani e il presidente Galvagno. Una sinergia che aiuta l’attività parlamentare e supporta l’azione del governo. A ciò si aggiunge anche la presenza di un governo amico a Roma. Tutto questo sta facendo la differenza e speriamo di avere una situazione simile anche in Europa”.
Ok, ma le sue perplessità manifestate più volte nei mesi scorsi in aula sono acqua passata?
“Quando è stato necessario, ho manifestato la mia opinione. In questi mesi ho provato ad essere propositiva rispetto alla linea politica in aula e di dare anche dei suggerimenti alla Giunta. A volte ci sono riuscita, altre no. Devo comunque sottolineare che tutti i miei colleghi, anche i neo eletti, stanno dimostrando grande incisività rispetto alle risposte da dare ai territori”.
Il voto delle Europee avrà inciderà anche sulla politica regionale?
“Potrebbe. Si tratta di una competizione che storicamente ha sempre avuto delle conseguenze interne. Potrebbe accadere con la politica nazionale e non escludo che ciò si possa verificare anche in Sicilia”.
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22 Aprile 2024, 07:05