Elezioni, giallo a Siracusa |Le schede non si trovano più - Live Sicilia

Elezioni, giallo a Siracusa |Le schede non si trovano più

L'ex deputato regionale Gennuso ha fatto ricorso contro l'elezione di Pippo Gianni. Il Cga ha disposto il riconteggio, ma adesso la prefettura gela tutti: "Il tribunale non è in condizione di consegnare alcune buste".

Le regionali del 2012
di
2 min di lettura

PALERMO – I plichi non si trovano. Almeno al momento. Si tinge di giallo la vicenda che vede contrapposti l’ex deputato regionale Giuseppe Gennuso e l’attuale ospite di Palazzo dei Normanni Pippo Gianni: il primo, escluso dall’Ars per 93 voti, ha fatto ricorso contro l’elezione del secondo, e se il Cga ha disposto il riconteggio delle schede adesso la verifica viene bloccata dal prefetto di Siracusa. Non per volontà, ma per contingenza: secondo la nota inviata ieri dal funzionario delegato Salvatore Fortuna a tutte le parti in causa, infatti, il controllo non è possibile “poiché il presidente del tribunale di Siracusa ha rappresentato di non essere in condizione di consegnare alcune delle buste per tutte le sezioni richieste”. Insomma: i plichi, al momento, non si trovano.
La vicenda affonda le radici nel day-after delle Regionali. Il 29 ottobre fu dapprima annunciata l’elezione di Gennuso, ma appena qualche ora dopo arrivò il contrordine: all’Ars era andato infatti Gianni. Dopo il ricorso, il Consiglio di giustizia amministrativa ha ordinato la verifica dei verbali e delle schede che riguardano 5 seggi a Rosolini, 8 a Pachino, due ad Avola ed una sezione a Floridia. L’appuntamento, fissato per le prossime ore, però, è stato annullato.
Gennuso, ovviamente, non ci sta.“Se non mi sono incatenato fino ad oggi in segno di protesta davanti alla prefettura di Siracusa – dice – è perché pensavo che di fronte ad un’ordinanza del Cga, sarebbe prevalso il rispetto della legge. Invece continuo ad essere danneggiato a quasi quattordici mesi dall’esito del voto, che, ritengo sia stato manipolato. Occorre che in questa vicenda venga rispettata la volontà popolare e non è più tollerabile che qualcuno possa continuare a sedersi abusivamente all’Assemblea regionale siciliana”. Tanto più che, secondo Gennuso, il materiale sarebbe stato perso definitivamente: “È andato distrutto per la rottura della rete fognaria del palazzo di giustizia”, sostiene. Alimentando un giallo che ha già tutti gli ingredienti giusti.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI