PALERMO – Il governatore insiste: vuole le primarie. Il segretario regionale Fausto Raciti prova a mediare: Crocetta protagonista, ma niente gazebo. Sono ore decisive per la coalizione del centrosinistra. E questo pomeriggio il vertice tra il leader siciliano del Pd e il presidente della Regione dovrebbe mettere un punto alla querelle.
Domani si celebrerà la direzione regionale del partito. In quella sede, salvo sorprese, verrà ufficializzata la candidatura di Fabrizio Micari. Prima di allora, però, bisognerà capire quale sarà la posizione del governatore che ha chiesto a gran voce le primarie e non sembra intenzionato a fare un passo indietro. Crocetta si è detto pronto allo “strappo” la cui responsabilità sarebbe però, secondo il governatore, proprio dei dirigenti Dem.
Situazione assai delicata, quindi. E a Raciti il difficile compito di trovare una soluzione che accontenti tutti e tenga la coalizione unita. E in queste ore, non a caso, sono arrivati gli appelli all’unità di alcuni big del Pd. È il caso ad esempio di Giuseppe Lupo: “Mi auguro che sia ancora possibile – ha detto – ritrovare l’unità delle forze democratiche che hanno portato alla vittoria di Leoluca Orlando a Palermo. Sono fiducioso che l’apertura responsabile al dialogo e al confronto dimostrata dal presidente Crocetta porterà alla piena condivisione delle scelte. A questo punto – conclude – è urgente ufficializzare le decisioni e aprire la campagna elettorale”.
Nelle ultime ore si era fatta strada la voce di una possibile “controproposta” a Crocetta: l’annuncio di un “ticket”, formula che va assai di moda questa estate, composto da Micari e Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi vittima di un attentato della criminalità organizzata e assai vicino al senatore Beppe Lumia. Ipotesi che si è però subito sgonfiata, a quanto si apprende. Del resto, questa idea avrebbe portato quasi certamente a una rottura con un pezzo di Ap, il partito moderato di Alfano, già scontento in molte sue componenti, per la mancata indicazione alla presidenza di Giovanni La Via il cui nome potrebbe essere “ripescato” dal Pd proprio in tandem con Micari. Equilibri precari, per i Dem. Anche se alcuni punti sembrano essere ormai quasi “fermi”: il rettore voluto da Orlando confermato nel ruolo di candidato alla presidenza e primarie lontanissime (come confermato dallo stesso presidente del Pd Orfini). Domani la direzione regionale del Pd renderà ufficiali le decisioni. E dopo quelle, probabile qualche “scossa di assestamento”, nelle aree politiche che fanno capo a Crocetta e in quelle legate al ministro Alfano.