Emergenza rifiuti a Palermo, Uil: "Doppi turni non sono la soluzione"

Emergenza rifiuti a Palermo, Uil: “Doppi turni non sono la soluzione”

I cinque stelle chiedono le dimissioni del presidente Rap
AMBIENTE
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PALERMO – Prima il sabotaggio nella discarica a Bellolampo. Poi i soliti, ormai frequenti, problemi di bilancio e la mancanza di uomini e mezzi. Anche questa estate a Palermo è esplosa la ciclica emergenza rifiuti. Spazzatura non raccolta che resta attorno ai cassonetti che si trasformano in discariche a cielo aperto.

Le condizioni di emergenza riguardano diverse zone della città. Non solo in centro ma anche e soprattutto in periferia. La Rap come capita ormai spesso è impegnata a recuperare l’arretrato. Nella notte trascorsa, secondo quanto riferito ieri dall’azienda partecipata di piazzetta Cairoli, hanno operato cinque squadre.

Le perplessità del sindacato

Interviene la Uiltrasporti. “Esprimiamo perplessità in merito alla notizia dell’esaurimento delle risorse in Rap destinate a finanziare i doppi turni di lavoro degli operatori ecologici. Già dall’inizio dell’anno si aveva piena consapevolezza, da parte di tutti gli attori, che si trattasse di una strada non più percorribile”, spiega la segrataria Katia Di Cristina.

La nostra organizzazione sindacale – spiega Di Cristina – ha affermato ai tavoli sindacali che venisse inserito nel verbale la indisponibilità della Uiltrasporti a prorogare gli accordi che prevedevano i doppi turni, per diverse ragioni, tra cui la necessità fisiologica e sacrosanta di consentire il recupero psico-fisico, nonché le ferie al personale e di evitare turni massacranti che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori. Tutto questo a fronte, anche del fatto, che l’emergenza rifiuti non veniva comunque superata”.

E Di Cristina continua: “Esiste già da mesi un’alternativa, tracciata dallo studio di risanamento redatto dal pool guidato dal professore Amenta. Si tratta di riorganizzare l’azienda per minimizzare i tempi morti e i fermi tecnici, in modo da massimizzare la produttività degli equipaggi. Questo include l’eliminazione dell’ora morta del rifornimento dei mezzi durante i turni notturni e lo svuotamento dei mezzi a Bellolampo, attraverso autisti dedicati e altro personale tecnico incaricato di efficientare il processo di riparazione dei mezzi”.

Le stime

“Si stima – continua l’esponente sindacale – un aumento produttivo di almeno il 25%. I vertici aziendali però non hanno ancora fatto nulla dopo oltre sei mesi. Lo stesso atteggiamento di procrastinazione si è verificato nelle assunzioni dei 106 lavoratori. Il semaforo verde dell’amministrazione comunale è arrivato da tempo, ma gli uffici di Cairoli procedono a rilento”.

Non si capisce perché. Pare il motivo – precisa la segretaria – sia la verifica della veridicità del carico familiare, ma non deve necessariamente essere preliminare alle assunzioni. Tuttavia, sembra che qualcuno preferisca infognare le assunzioni in un mare di burocrazia anziché cercare soluzioni rapide”.

La segretaria Di Cristina, esorta inoltre “l’amministrazione comunale ad intervenire per accelerare tali processi e per portare la città alla dignità che si merita, facendo in modo che si interrompano certe cattive abitudini e diseducative, rendendo il processo di raccolta efficiente e trasformando i rifiuti da costo in profitto attraverso il riciclo. Funziona dappertutto – conclude – siamo convinti che possa funzionare anche a Palermo”.

I cinque stelle chiedono le dimissioni dei vertici Rap

Un’ attività che non soddisfa il capogruppo di 5 Stelle in consiglio comunale Antonino Randazzo che ha chiesto le dimissioni del presidente della Rap Giuseppe Todaro.

“Apprendiamo l’evoluzione dei mezzi elettrici per la raccolta dei rifiuti che saranno utilizzati dalla società operazioni e servizi portuali (Osp) a Palermo all’interno di Palermo Marina Yachting – dice Randazzo – Non entrando nel merito dell’iniziativa che il presidente della Osp Giuseppe Todaro definisce ‘un ulteriore passo verso la sostenibilità, non possiamo non rivolgerci allo stesso Todaro, in qualità di Presidente della società pubblica Rap da oltre un anno, per chiedergli se sia più opportuno concentrare maggiormente le sue energie per amministrare la società di gestione dei rifiuti nell’interesse dei cittadini palermitani che vivono da troppo tempo sommersi dall’immondizia”.


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