PALERMO – Le indagini difensive hanno fatto venire a galla l’errore di persona. Risultato: indagine archiviata e posto di lavoro salvo per Accursio Cacciabaudo.
Nel 2015 era stato coinvolto nel blitz contro un gruppo di operai Rap accusati di furto e peculato. Gasolio, sacchi, mazze, scope, detersivi e persino la carta igienica: avrebbero rubato di tutto. La posizione di Cacciabaudo era, comunque, quella meno grave, visto che gli era stato imposto l’obbligo di firma al commissariato di Brancaccio. La mattina andava a lavorare e la sera registrava la sua presenza dai poliziotti.
Il merito dell’archiviazione è dell’avvocato Ida Letizia che ha raccolto una serie di testimonianze a favore dell’impiegato, nel frattempo transitato in Amap. Il legale ha fatto mettere a confronto l’immagine di Cacciabaudo con l’individuo ripreso dalle telecamere degli investigatori. Troppo diversi in altezza e peso per dire che si trattava della stessa persona. A questo punto resta da capire chi era l’uomo che avrebbe messo a segno i furti nel deposito Amia di Brancaccio.