"Errori assurdi all'Albero Falcone, Palermo scippata"

“Errori assurdi all’Albero Falcone, Palermo scippata”

Parla Valentina Chinnici (Pd): "Non volevano le contestazioni. Ecco cosa è successo"
L'INTERVISTA
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“Quello che è accaduto si doveva evitare. L’antimafia è di tutti. L’Albero Falcone è di tutti. Fare passare il messaggio che ci sono luoghi in cui i cittadini non possono andare, posti cari alla memoria, è stato un errore colossale”.

Valentina Chinnici, deputata regionale del Pd, era nel corteo che è stato al centro, appena ieri, nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci, di più di un episodio di tensione con le forze dell’ordine. Sembra ancora scossa, mentre racconta.

Quale sono le sue emozioni, il giorno dopo?
“Sono ancora molto turbata e davvero triste. Palermo è stata scippata di un momento importante di condivisione. Ed è la prima volta che succede, in un giorno sacro”.

Perché, secondo lei, è successo quello che abbiamo descritto?
“Perché non si volevano, immagino, contestazioni. Ma era un corteo di persone perbene e pacifiche. C’ero io, c’erano i sindacalisti, c’era il gruppo delle Agende rosse, c’era l’Anpi. La Costituzione protegge anche il diritto al dissenso”.

Dove è nato il cortocircuito?
“Mi sono informata con alcuni esponenti delle forze dell’ordine, che ringrazio. Mi hanno riferito che sussistevano ordini dall’alto. Credo che siano state disposizioni romane, solo in quella sede ci si poteva prendere una simile responsabilità”.

Anche in un post lei ha ringraziato donne e uomini in uniforme.
“Sì, perché chi era sul campo ha capito il momento e lo ha affrontato con intelligenza e sensibilità, permettendoci di passare, dopo alcuni minuti di forte tensione”.

La questura riferisce quelle che parrebbero ‘provocazioni’.
“Io ho ascoltato le ricostruzioni degli organizzatori che erano disponibili a fermare il corteo nel punto convenuto, procedendo senza impianto sonoro e senza striscioni polemici. Poi è successo qualcosa”.

Cosa è successo, dunque?
“Che, per la prima volta, l’antimafia è stata divisa in buoni e cattivi. E adesso ci prepariamo al 19 luglio, sperando che il clima sia migliore. Ma c’è comunque un aspetto positivo”.

Quale?
“Ieri, all’Albero Falcone, alla fine, c’erano tantissimi giovani, moltissimi studenti. C’erano i collettivi studenteschi. Volti puliti che si riprendono gli spazi e nessuno potrà fermarli”. (rp)


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