CATANIA – L’Ersu di Catania protesta contro la scelta della Regione Siciliana per aver dato il nulla osta al trasferimento di personale d’ufficio. Il Presidente Alessandro Cappellani, attraverso il sito dell’Ersu boccia la scelta della Regione: “Questi atti ai limiti della legittimità” potrebbero a suo dire mettere a rischio l’efficienza degli uffici dell’Ersu, i quali devono essere messi nelle condizioni di poter gestire l’ordinaria amministrazione.
Sembrerebbe, dunque, un colpo inferto all’Ersu e alla gestione Cappellani da parte della Regione Siciliana. “Questi decreti – dichiara – sono emanati in un momento in cui l’E.R.S.U. di Catania sta attuando una svolta decisiva a favore degli Studenti. Sono sicuro che gli organi politici regionali non sono informati di questi atti ai limiti della legittimità, e per questo ho chiesto a Sciuto di informare tempestivamente i massimi esponenti della Regione allo scopo di evitare che i contraccolpi di questi provvedimenti possano avere una ricaduta negativa sull’efficacia dei compiti istituzionali dell’Ente in un momento in cui siamo ancora in attesa dalla Regione dei trasferimenti delle somme per procedere al saldo della II rata della borsa di studio dei nostri ragazzi”.
Il problema riguarda il trasferimento di alcuni dipendenti dell’Ersu, lasciando di fatto un buco negli uffici in cui erano impiegati. Gli uffici “colpiti” sarebbero il Protocollo, l’ufficio Assegnazioni, la Segreteria. L’intesa tra Regione ed Ersu a questo punto sembrerebbe scricchiolare, dopo il plauso a fine giugno del Presidente dell’Ersu all’Assessore Scilabra per essere riuscita a sbloccare l’ampliamento dei fondi del diritto allo studio. Adesso a rischio ci sono le seconde rate che potrebbero subire ulteriori ritardi. Un’estate rovente per l’Ersu di Catania che dovrà gestire l’emergenza, nel tentativo di non colpire direttamente gli studenti, e colmare il buco di personale, di cui improvvisamente l’Ersu si ritrova a contarne di meno