PALERMO – “Le considerazioni finora fatte non esprimono garanzie concrete per i circa 400 operatori dell’ Ente Sviluppo Agricolo Sicilia”. Lo afferma Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia. “La partecipata regionale spesso definita impropriamente “carrozzone” – prosegue – svolge un ruolo nevralgico nell’ambito dello sviluppo agricolo. Divulgazione informativa, orientamento tecnico e consulenza alle imprese, sono solo alcuni dei servizi reali resi alle aziende agricole siciliane. Èritornata troppo spesso l’antifona di una soppressione dell’ente senza che fosse indicato in maniera organica un percorso di stabilizzazione e ricollocazione degli stagionali. Parliamo di uomini che ad oggi, svolgono 179 giorno dell’anno e che nella morsa delle incertezze hanno dichiarato lo stato di agitazione chiedendo di conoscere quale sia la loro sorte”.
“È questo il quid di un’interrogazione che ho appena presentato all’assessore all’Agricoltura – conclude Figuccia – per chiedere chiarimenti e una presa di posizione che vada verso la storicizzazione delle somme necessarie per i trasferimenti, circa 7,5 milioni e soprattuto, verso una rimodulazione del contratto perché venga convertito a tempo indeterminato. Bene l’eventuale soppressione ma lo si faccia nella logica della valorizzazione delle risorse, di tutti i dipendenti stagionali e non e della valorizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare che è nelle disponibilità dell’ente”.