Catania – Il Codacons chiede chiarimenti sulle delibere dei dirigenti dell’Asp di Catania che “hanno pensato bene di promuoversi sotto ferragosto, attraverso un sostanzioso riconoscimento economico di oltre 39 mila euro”. Al centro della richiesta che tira in ballo i vertici di via Santa Maria la Grande ci sono le delibere n. 3147 e 3126, che prevedono il riconoscimento di 33.839,75 euro al direttore amministrativo, Daniela Faraoni, e di 5.676,56 al direttore sanitario, Franco Luca, “sulla base dei risultati di gestione ottenuti ed in rapporto al grado di soddisfacimento degli obiettivi fissati annualmente dal direttore generale” che “ha dato mandato di predisporre l’atto deliberativo di liquidazione e pagamento”. Quest’ultimo, lo scorso maggio aveva rassegnato le dimissioni dalla carica di ds dell’azienda sanitaria catanese a seguito dell’inchiesta della guardia di finanza denominata Black Job. Nell’immediato, Franco Luca era stato sottoposto all’interdizione dal suo ufficio. Nel mese di luglio però è stato prosciolto dalle accuse.
Il Codacons, annuncia che, con l’avvocato Carmelo Sardella, presenterà un esposto-denuncia alla Procura di Catania, alla Corte dei Conti e all’Anac “affinché – spiega in una nota – a tutela degli utenti della sanità siciliana, vengano accertati eventuali abusi e responsabilità penali, nonché ogni ulteriore profilo di danno erariale. “Di fronte alla disastrosa condizione della sanita’ siciliana, – afferma Giovanni Petrone, presidente regionale Codacons – occorre investire risorse per migliorare l’assistenza ai pazienti ed invece assistiamo all’ennesimo schiaffo a medici, infermieri e cittadini”. Il Codacons, inoltre, in attesa degli opportuni accertamenti, chiede al direttore generale dell’Asp “l’immediato ritiro della delibera e l’intervento dell’assessore regionale Ruggero Razza e del ministro alla Salute Giulia Grillo”.
Contattato da Live Sicilia, il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, replica: “Non capisco dove sta il caso, è tutto trasparente – ha detto – Si tratta di una procedura standard che si replica in tutta Italia almeno dal 1996 e procede secondo il contratto che è sia regionale sia nazionale”. E ancora: “L’attribuzione delle premialità è tarata secondo degli obiettivi ben precisi – spiega – ed è un organismo indipendente di valutazione che vaglia, appunto, se questi siano stati raggiunti e in che misura”.