Estorsioni a Milazzo, confermate in appello le condanne

Estorsioni a Milazzo, confermate in appello le condanne

La 'banda dei barcellonesi' aveva gestito il racket
TRIBUNALE DI MESSINA
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MESSINA – La corte di Appello di Messina ha confermato in parte le condanne di primo grado per la banda dei barcellonesi che, secondo l’accusa, aveva gestito il racket delle estorsioni a Milazzo, ai danni di discoteche e compagnie di traghettamento, e aveva messo a segno diverse rapine.

Condannati a 7 anni e 8 mesi Santino Benvegna, e a 5 anni e 4 mesi Carmelo Cannistrà; condanna confermata integralmente a 2 anni per Salvatore Chiofalo. Erano accusati, a vario titolo, di rapina, estorsione, porto d’armi aggravati dalla vicinanza al clan di Barcellona.

Il blitz dei carabinieri risale a 8 anni fa: gli indagati sono accusati anche per l’incendio che ha completamente distrutto una discoteca e per il rogo che ha danneggiato una imbarcazione turistica che effettuava mini crociera alle isole, provocando danni complessivi per oltre 2 milioni di euro.

A dare un contributo agli inquirenti, le dichiarazioni di uno degli indagati oggi pentito Franco Munafò, che ha svelato i retroscena di quei fatti.


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