MARSALA (TRAPANI) – “Sono certa che anche tu condividerai che lo sviluppo delle nostre Città, e più in generale dell’intera provincia, non sia affatto legato ad una minoranza di scelte tribali di marsalesi e trapanesi, offuscati dal campanilismo; ma – al contrario – alla piena collaborazione e sinergia dei territori e di chi li amministra”. Si conclude così la nota che il sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ha indirizzato al collega di Trapani Vito Damiano, appresa la notizia del fermo amministrativo del bus comunale per l’aeroporto “Vincenzo Florio” ad opera dei vigili urbani trapanesi. “Una vicenda tristissima, davvero paradossale”, afferma il sindaco. “Ho già firmato il provvedimento che autorizza la continuazione del servizio, essenziale per la collettività marsalese e per i tanti visitatori che qui vengono a trascorrere le vacanze – dice Adamo -. L’aeroporto è di tutti. Simili atteggiamenti non ci fanno crescere, mettendo in ridicolo l’intero territorio provinciale”.
Assieme all’ordinanza di riavvio del collegamento con l’aerostazione, il Comune di Marsala ha proposto ricorso al Giudice di Pace contro la multa emessa dai vigili trapanesi. In atto, sono una decina le corse che coprono il percorso Marsala/Aeroporto e viceversa, consentendo a cittadini e turisti di viaggiare con poche spese (meno di 4 euro il biglietto di andata e ritorno). “Lo scorso aprile, era stato un decreto della Regione Siciliana ad autorizzare il Comune di Marsala al collegamento con l’aeroporto – si legge in una nota del Comune lilibetano -. Questo è ad appena 800 metri di distanza dal confine con Marsala e, per tale motivo, è stata necessaria l’apposita autorizzazione regionale per far transitare i mezzi comunali in territorio trapanese. Si tratta di un significativo passo avanti nel progetto di rilancio turistico della città di Marsala, nell’anno in cui, tra l’altro, – è stata riconosciuta ‘capitale europea del vino’. Ma il servizio di collegamento colma altresì un’esigenza da anni avvertita dai tour operator. Gli stessi che reclamano il cambio di denominazione dell’Aeroporto, perché vedono nel brand Trapani/Marsala (piuttosto che il Trapani/Birgi) un’attrattiva di maggiore successo ai fini turistici.