ETNA – Eruzioni a ondate. E pioggia di cenere che crea disagi in diversi comuni dell’hinterland. L’Etna continua nella sua attività (a intermittenza) in questi mesi in cui regala emissioni e fontane di lava. Dopo un comunicato in cui l’attività sembrava essersi sopita, l’Ingv comunica “la riattivazione” di una delle bocche.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dopo la cessazione dell’attività esplosiva al Cratere di Sud-Est, si è osservata, verso le ore 11:00, la graduale riattivazione della bocca effusiva posta a quota circa 3050 m sul fianco sud-orientale del cono, con l’emissione di un piccolo flusso lavico. Questo flusso ha raggiunto, alle ore 14:20, una quota di circa 2800 m, e si sta lentamente dirigendo verso la Valle del Bove. Alle ore 12.00 UTC l’ampiezza del tremore vulcanico è su valori medi.
L’ultima localizzazione del tremore, alle ore 11.15, risulta in prossimità del cratere Cratere Sud-Est ad una profondità di circa 3000 m s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è basso.