Rapina all'Eurospin di Catania: dipendenti legati e maltrattati

Rapina all’Eurospin, dipendenti legati e maltrattati: “Violenza inaudita”

La denuncia della Uiltucs: "Sicurezza non è un'opzione"

CATANIAPoteva trasformarsi in tragedia la rapina tentata all’alba di lunedì 15 dicembre nel punto vendita Eurospin di via Castaldi, a Catania. Due dipendenti, arrivati per l’apertura del supermercato, sono stati sorpresi da quattro uomini armati di pistola. I lavoratori sono stati sequestrati, legati mani e piedi e brutalmente maltrattati dai malviventi nel tentativo, poi fallito, di farsi aprire la cassaforte.

I rapinatori, non riuscendo a impossessarsi del denaro, sono fuggiti lasciando le vittime immobilizzate. I due impiegati sono stati liberati solo grazie all’intervento di un corriere arrivato poco dopo per le consegne. Trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, sono stati dimessi con una prognosi di 15 giorni per traumi e shock psicologico.

Sull’episodio è intervenuta duramente la Uiltucs Sicilia. “È un atto di violenza inaccettabile che non può essere sottovalutato”, ha dichiarato il segretario generale regionale Ida Saja. Il sindacato ha espresso forte preoccupazione per il silenzio dell’azienda, interpretato come un segnale di “indifferenza verso la dignità e la sicurezza dei lavoratori”.

La sigla sindacale ha chiesto ufficialmente una revisione immediata delle modalità di apertura dei punti vendita, il potenziamento dei sistemi di sorveglianza e un adeguato sostegno psicologico per i dipendenti coinvolti. “Chiediamo un confronto urgente con l’azienda”, ha concluso Saja, avvertendo che, in assenza di risposte concrete, verranno avviate tutte le iniziative sindacali necessarie.


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