Faggiano: "Dura duellare con le big | Cosmi resta, spiace per Boscaglia" - Live Sicilia

Faggiano: “Dura duellare con le big | Cosmi resta, spiace per Boscaglia”

Il direttore sportivo del Trapani, protagonista oggi in conferenza stampa, ribadisce la volontà del tecnico umbro e torna a parlare dello storico mister granata. Sul futuro del club, sa che bisognerà fare lavoro di programmazione, anche per affidare all'allenatore una rosa valida.

calcio - serie b
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TRAPANI – Condurre la nave in porto, anche quando alla guida hai un Comandante navigato come Vittorio Morace, non è mai semplice. Lo sa bene Daniele Faggiano, direttore sportivo di un Trapani a due facce: la squadra dei record nella brevissima storia vissuta in Serie B, ma anche la squadra dell’addio a Boscaglia, dei sogni infranti dinanzi ad una realtà ben più dura, e che alla fine è riuscita a guadagnarsi il terzo campionato cadetto consecutivo con due giornate d’anticipo. Un risultato celebrato probabilmente in tono minore, ma non per questo da sottovalutare: “Non bisogna dimenticare chi siamo e da dove veniamo – sottolinea Faggiano -. Bisogna saper gestire meglio le vittorie rispetto alle sconfitte”.

L’importante è essersi tenuti fuori dalla zona calda, chiudendo con un discreto anticipo la questione salvezza. Obiettivo raggiunto grazie a Serse Cosmi, che ha preso in corsa la squadra e l’ha motivata nel migliore dei modi. Il futuro del tecnico, tra progetti e clausole, resta ancora a Trapani: “Il suo contratto prevedeva il rinnovo automatico in caso di salvezza, è stato scelto per andare oltre all’ostacolo. Manca solo la firma, ma è come se ci fosse”. Si riparte dunque dall’uomo del fiume, bravo ad imporsi in una piazza che rischiava di specchiarsi troppo nei sei anni vissuti con Boscaglia: “Per me e per la società è stata una scelta difficilissima. Adesso che le cose vanno bene sono bravi tutti a dare le pacche sulle spalle, però le parolacce me le sono prese io”, prosegue Faggiano parlando dell’esonero del tecnico gelese, per il quale si assume piena responsabilità: “La scelta è stata della società. Non mi ha fatto piacere questo esonero, perché Boscaglia è stato esonerato per sfortuna. Se il palo di Basso o la traversa di Scozzarella vanno dentro, facciamo nove punti in dieci partite e la storia cambia”.

Boscaglia è ormai il Trapani del passato. Faggiano invece è già al lavoro per il Trapani del futuro, del quale continuerà a far parte: “Il mio contratto scade l’anno prossimo. Dobbiamo vedere il budget, per la realtà che è Trapani, dobbiamo fare di necessità virtù. Dobbiamo fare una squadra per la salvezza tranquilla in economia”. Non che il sodalizio granata versi in situazioni economiche problematiche, anzi: “Pensate a Mancosu, non è stato ceduto per soldi, ma solo per non tarpargli le ali”. Si inizierà cercando di capire chi, tra i giocatori giunti in prestito, potrà proseguire la propria avventura in maglia granata: “Ci daremo appuntamento col mister e analizzeremo determinate situazioni. Prendendo Lombardi, Aramu e Caldara so a cosa vado incontro. Questi è come se non li avessimo, dobbiamo vedere cosa succederà”. Per i riscatti, invece, due nomi su tutti hanno maggiori chance di essere confermati: “Per Nadarevic avevamo il diritto di riscatto in caso di salvezza ed è nostro. Per Falco il Lecce ha un contro-riscatto, ma è un buon contro-riscatto”.

I granata dovranno però muoversi anche in entrata. Un impegno difficile, come ogni anno, che dovrà giocoforza passare prima dall’approvazione del budget: “Non possiamo competere con altre società, che magari pagano ogni tre mesi e non ogni mese come noi. Questa però è una cosa che ci dà forza per il prossimo mercato. Ricordiamo sempre che abbiamo il penultimo monte ingaggi della Serie B”. Una limitazione che si allarga anche ai rinnovi di contratto: “Pian piano ci stiamo parlando. Prima però dobbiamo discutere del budget. Posso solo dire che abbiamo dei professionisti seri, mai nessuno mi ha cercato durante il campionato per parlare del contratto”. E tra i giocatori attualmente in rosa, da due ci si aspetta un salto di qualità: “Curiale purtroppo si è infortunato subito, in più doveva ambientarsi in un campo particolare, ma non era certo l’ultimo arrivato. Inoltre, io credo in Marcone. Per me ha le qualità giuste”.


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