La Procura della Repubblica di Siracusa ha chiuso le indagini su un vice questore aggiunto, un ispettore capo e un assistente capo della polizia di Stato in servizio nel commissariato di Augusta, indagati per favoreggiamento, omessa denuncia e rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito di un’indagine per peculato.
Gli indagati sono il vice questore Pasquale Alongi, attualmente in servizio alla polizia di Frontiera di Catania che del commissariato è stato il dirigente, l’ispettore Francesco Marino, e l’assistente Rosario Aglialoro. Nell’ambito della stessa inchiesta è indagato per peculato e falso ideologico anche il titolare di un’autocarozzeria di Carlentini, Carmelo Virgillito.
L’ordinanza di custodia emessa dal Gip di Siracusa ed eseguita il 16 dicembre scorso è stata annullata dal Tribunale del riesame di Catania che ha ritenuto non c’erano esigenze cautelari. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Siracusa, Ugo Rossi, c’é il ritrovamento da parte di due degli agenti di polizia indagati, Marino e Aglialoro, di 33 paraurti per auto nuovi, avvenuto nel 2009, che invece di distruggere, conferendoli in una discarica autorizzata, avrebbero venduto per mille euro al carrozziere di Carlentini. Per fare questo avrebbero presentato una falsa documentazione alla Procura. Il vice questore aggiunto Alongi è invece indagato per favoreggiamento perché avrebbe informato i due agenti dell’esistenza di un’inchiesta a loro carico.