26 Dicembre 2022, 11:54
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Donne diverse. Sorrisi diversi. Spine nel cuore diverse. Speranze diverse. E, loro malgrado, una storia in comune: l’essere state massacrate da un uomo. E’ un tremendo Natale di sangue in Sicilia. Un cammino costellato di femminicidi, sulla strada dell’orrore e del dolore inferto.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Maria Amatuzzo, ventinove anni, è stata uccisa a Marinella di Selinunte, in provincia di Trapani, dal marito: Ernesto Favara. Il movente potrebbe essere stato la voglia della ragazza di andare via. Lui l’avrebbe inseguita nel cortile, massacrandola con un coltello: l’arma che, da quanto è trapelato, gli sarebbe stata trovata in mano. Favara non ha risposto al magistrato. “Ero a casa e stavo dormendo, quando ho sentito qualcuno che gridava ‘aiuto, aiuto’, mi sono affacciato dal balcone del primo piano sul cortile e ho visto mio fratello nel cortile ancora col coltello in mano”. Questa la drammatica testimonianza di Antonino Favara, 56 anni, il fratello del presunto omicida.
Giovanna Bonsignore è stata spenta, con il suo sorriso, dall’ex compagno, Salvatore Patinella, che poi si è tolto la vita. E’ accaduto a Villabate, poco prima del femminicidio di Marinella di Selinunte. E’ un episodio che merita la più ferma condanna – ha detto don Fabrizio Moscato, parroco di Villabate – e che, al tempo stesso, ci interroga in profondità perché è un’altra violenza avvenuta tra le mura domestiche, all’interno di una relazione affettiva. Dobbiamo parlarci, guardarci negli occhi, per ritrovare un senso comune di umanità”. L’omicidio-suicidio era stato, di fatto, annunciato dall’assassino con un post sui social.
Lacrime, panchine rosse, tragedie incalcolabili che diventano memoria del lutto e prosecuzione di un rapporto d’amore, nella speranza di ritrovarsi. Come per due genitori coraggiosi: Iana Brancato e Filippo Siragusa, qui ritratti, a Caccamo, davanti all’edicola per la dolce Roberta, distrutta e riempita di luce. Nessuno dimenticherà mai Roberta Siragusa, vittima di femminicidio. Secondo quanto hanno stabilito i giudici di primi grado, l’autore dell’efferato delitto è l’ex fidanzato, Pietro Morreale, condannato all’ergastolo. Si terrà il processo d’appello. Nessuno dimenticherà i sorrisi delle ragazze, cancellati dalla violenza. Noi, oggi come sempre, non le dimenticheremo. (Roberto Puglisi)
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26 Dicembre 2022, 11:54