La dinamica era chiara dai giorni. Mancava solo il nome. Sarebbe stato Salvatore Vetrano (nella foto), titolare di Veragel, 40 anni, di Palermo a fare fuoco contro Giuseppe Toia, titolare della concessionaria Isolauto, ferito gravemente a Isola delle Femmine. La pista passionale è stata da subito imboccata dai carabinieri della compagnia di Carini, guidati dal comandante Giovanni Ruggiu, che si sono concentrati su quanto accaduto la sera del 18 maggio, prima che l’imprenditore venisse ferito all’addome con un colpo do pistola calibro 9, sparato da distanza ravvicinata.
Toia, 39 anni, da qualche tempo frequentava una ragazza di Isola che, evidentemente, piaceva anche a Vetrano. E’ la figlia di un pezzo grosso della Mafia di Isola. Una sera erano usciti con una coppia di amici. Sono una modella palermitana e un organizzatore di eventi già noto alle cronache giudiziarie. Arrivano al ristorante e vi trovano Vetrano. Sarebbero volate parole grosse. Poi, dalle parole ai fatti. Toia accompagna la ragazza a casa. Vetrano assiste alla scena ed entra in azione. Spara un solo colpo che solo per caso non ammazza il suo rivale in amore. Fortuna per Toia che sul posto transita Antonino Billeci, titolare del ristorante Charmamt. Trasportato all’ospedale Cervello, Toia è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Adesso il gip dovrà convalidare il fermo chiesto dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal sostituto Calogero Ferrara. L’inchiesta non è chiusa. Molti sapevano e hanno taciuto. Altri hanno provato a mettere fuori strada gli investigatori che hanno potuto sfruttare per chiudere il cerchio le immagini delle videocamere di alcuni negozi.
