PALERMO – “C’è il rischio che in queste ore si possano portare avanti operazioni poco chiare nelle Province non ancora commissariate. E’ necessario intervenire subito con un atto della giunta regionale e fare in modo che i presidenti di Provincia ancora in carica, in queste settimane, si attengano strettamente all’ordinaria amministrazione”. Lo ha dichiarato il deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli, dopo aver promosso un ordine del giorno – approvato ieri dall’Ars come raccomandazione – che impegna il governo regionale ad emanare un apposito atto di indirizzo della Giunta per evitare che le Province non commissariate, da qui al commissariamento previsto a giungo, possano adottare atti amministrativi i cui effetti determinino pregiudizio futuro dello status quo.
“Mentre quattro Province regionali erano già commissariate da tempo”, ha affermato Ferrandelli “Le restanti cinque saranno commissariate solo a giugno, come previsto dalla recente legge sull’introduzione dei ‘Liberi Consorzi di Comuni’: è necessario fare in modo che in questi due mesi si impedisca di adottare atti, sia in ordine alla gestione economica e finanziaria, che relativi alla possibilità di attuare interventi, deliberazioni, istituzioni e provvedimenti di modifica, partecipazioni e dismissioni, e quanto altro previsto dalla normativa vigente sugli enti locali in Sicilia. Le Province ancora non commissariate sono in una situazione anomala, ad un passo dallo scioglimento ma in teoria nel pieno delle loro funzioni: bisogna accendere i riflettori su quello che sta accadendo in questi giorni, e impedire provvedimenti ‘anomali’ che non si limitino all’ordinarissima amministrazione”.