PALERMO – “I radical chic con la pancia piena dovranno dare tante spiegazioni ai palermitani”. Fabrizio Ferrandelli ci va giù pesante con quel centrosinistra palermitano che sta cercando di ricompattarsi, mettendo insieme Pd e Orlando, in vista delle prossime amministrative di primavera, dopo anni di rivalità. “Come farà Orlando a spiegare a chi lo riteneva credibile che a un tratto Crocetta, Cracolici, Lumia da personaggi inaccettabili diventano alleati?”. Per Ferrandelli, però, un lato positivo in tutta questa storia c’è: “Gli elettori hanno la possibilità di cancellare in un colpo solo tutto il blocco Orlando-Crocetta”. Al sindaco Leoluca Orlando, il suo ex delfino lancia una sfida: “Lo invito a un confronto pubblico su tutti i temi reali e concreti che riguardano l’amministrazione della città, dai rifiuti alla mobilità alle periferie. Non si può essere amministratori soltanto nei novanta giorni precedenti alle elezioni, bisogna governare per cinque anni”.
Il candidato sindaco de “I Coraggiosi”, quindi, circondato dalla sua squadra tutta trasversale – da Salvo Alotta e Antonella Monastra a Gianluca Galati e Totò Cianciolo – presenta i suoi nuovi slogan (“Solo per cambiare”, “Solo con i palermitani” e “Solo per Palermo”) firmati “Strategica”, agenzia di comunicazione di Palermo, e ancora una volta rivendica la scelta della sua candidatura civica a sindaco di Palermo senza simboli di partito. Ferrandelli d’altronde ritiene che attorno a sé non ci sia nessuno da temere. Sul Pd, dopo aver “strappato” la tessera, si è già espresso, e non teme il centrodestra – “che stenta a trovare un’identità” – né il Movimento 5 stelle – “che al suo interno ha più correnti del Partito democratico”.