CAGLIARI – “Non siamo retrocessi, qualche speranza c’è. Non pensiamo all’Atalanta: i ragazzi daranno il massimo, la squadra lotterà sino alla fine”, parole del tecnico del Cagliari calcio, Gianluca Festa, alla vigilia della partita casalinga con il Palermo. Nessuno si è dimenticato di guardare la classifica, nemmeno il mister. I numeri sono quelli: ai bergamaschi manca un punto per la salvezza matematica. Fermo restando che il Cagliari dovrebbe sempre vincere. Morale della (triste) favola: domenica al Sant’Elia contro i rosanero i rossoblù potrebbero dare matematicamente l’addio alla serie A. “Dobbiamo proseguire – ha detto Festa – sulla strada di queste ultime giornate: ho visto la squadra motivata, ha grande voglia. Abbiamo l’obbligo di fare il maggior numero di punti possibili”. La base dovrebbe essere quella della partita di sabato scorso con la Juventus. Fra i rossoblù tornano dalla squalifica Dessena e Mpoku, dovrebbero essere in campo dal primo minuto rispettivamente al fianco di Ekdal e dietro le due punte. Per l’attacco l’unico sicuro è Farias. Per l’altro posto è ballottaggio tra Sau e Cop. Festa deciderà domani mattina. Unica certezza: domani squadra e allenatore in campo con la maglietta “Io tifo positivo”.
Il tecnico del Cagliari non vuole arrendersi davanti a una prospettiva tutt'altro che rosea per i sardi, i quali devono sperare che l'Atalanta non faccia punti domenica. E sulla formazione, c'è ancora un dubbio in attacco.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo