CORLEONE – Vent’anni vissuti assaporando la gioia di vivere più liberi. Questo il “sogno” ed insieme la speranza regalati ai cittadini di Corleone dal pool di magistrati ed investigatori che vent’anni fa, il 15 gennaio 1993, assestava alla mafia una delle sue più pesanti sconfitte: la cattura del superboss Totò Riina, la cui latitanza per decenni ha dato ragione a quanti sostenevano che Cosa nostra fosse invincibile.
Il “Festival della Legalità in Tour” sbarcato a Corleone per celebrare quel giorno di libertà ritrovata dedica la sua seconda giornata alla memoria di tutte le vittime dei Corleonesi, cadute per aver perseguito un ideale di giustizia e legalità.
Nella terra di Riina e Provenzano, a parlare con i giovani studenti corleonesi, si intratterranno Giovanni Chinnici, figlio del giudice assassinato nel 1983, Roberto Saetta, figlio del magistrato caduto nel 1988 e Giulio Francese, figlio del cronista del Giornale di Sicilia ucciso nel 1979. Un racconto inedito di Cosa nostra attraverso gli occhi di chi, gravemente colpito negli affetti, ha trasformato il dolore personale in impegno quotidiano per promuovere la legalità. Affinché la memoria, da fatto privato, diventi impronta storica ed insegnamento collettivo.
A moderare il dibattito, in programma alle 10 presso il Complesso monumentale Sant’Agostino, sarà Felice Cavallaro, giornalista del “Corriere della Sera”. Sulle pareti dell’ex convento recentemente restaurato e restituito alla cittadinanza, 29 pannelli racconteranno la vita di Mario Francese come uomo e professionista. Una testimonianza toccante di un martire della ricerca della verità, curata dalla famiglia Francese e dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
A pochi passi dall’esposizione dedicata al giornalista ucciso il 26 gennaio 1979, sarà esposta la mostra “Non tutti i pizzini sono uguali” a cura di Patrizia Panebianco e Claudio Reale. Attraverso foto e manoscritti analizzati grafologicamente, saranno messi a nudo, tra pubblico e privato, imprenditori magistrati, mafiosi e testimoni di giustizia.
Alle 11.30, nei pressi di piazza Falcone e Borsellino, sarà scoperta la targa che intitolerà Largo Cappuccini alla memoria di Boris Giuliano. Alla cerimonia, oltre al sindaco di Corleone Leoluchina Savona, interverranno la moglie e la figlia del Capo della squadra mobile di Palermo assassinato il 21 luglio 1979.
“Oggi Corleone – spiega il sindaco – vive una stagione di riscatto e di rinascita che la abilita a proporsi come esempio concreto di vittoria del bene sul male. Questa manifestazione è l’espressione di desideri e di volontà, presenti in tutti i cittadini di Corleone, che stanno assaporando un’aria di libertà grazie alle sconfitte continue e ripetute della mafia”.
Tutti gli aggiornamenti sul “Festival della Legalità in Tour” a Corleone sono disponibili su www.livesicilia.it.