Corleone si ferma per l'ultimo saluto a Lucia e Giuseppina

Corleone si ferma per l’addio a Lucia e Giuseppina: “Scegliamo il silenzio”

Commozione ai funerali di madre e figlia
IL DRAMMA FAMILIARE
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CORLEONE (PALERMO) – Silenzio e lacrime. A Corleone è stato il giorno del dolore, del lutto cittadino per salutare per l’ultima volta Lucia Pecoraro e Giuseppina Milone. Il dramma familiare che si è consumato sabato ha colpito profondamente l’intera comunità, che in questi giorni si è stretta attorno ai familiari. I funerali sono stati celebrati nella chiesa madre di San Martino dall’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi.

“Un gesto inaspettato”

“Il gesto di Lucia è stato inaspettato, senza segnali premonitori si è abbattuto su questa comunità. È stato inutile cercare di capirne il perché. Tutti i nostri ragionamenti e calcoli sulle difficoltà, la solitudine, lo stato d’animo, l’assistenza, il sostegno, non trovano conferme nella concreta realtà di Lucia e di Giusi”, è uno dei passaggi dell’omelia.

La tragedia

La tragedia sabato mattina, quando la 78enne ha uscciso la figlia di 47 anni, affetta da un grave autismo e si è poi tolta la vita. La donna aveva perso il marito otto mesi fa, in seguito a una malattia. E’ successo nel centro storico del paese.

Centinaia le persone presenti all’ultimo saluto. La commozione lascia spazio all’incredulità, nelle parole di un’amica di famiglia. “Siamo ancora sconvolti, tutta Corleone lo è. Conoscevamo il marito della signora Lucia, Salvatore, un infermiere dal cuore d’oro. Ma anche lei lo era, sempre dedita alla famiglia. Non possiamo sapere cosa sia scattato, cosa abbia provato. Non giudichiamo. Siamo soltanto infinitamente addolorati”.

Giuseppina Milone e Lucia Pecoraro

“Scegliamo il silenzio”

“Cosa abbia spinto Lucia a questo drammatico gesto – ha detto monsignor Isacchi – non ci è dato comprendere. Ne cogliamo il peso e la drammaticità, ma scegliamo di restare in silenzio perché qualsiasi parola umana non sarà mai in grado di comprendere il mistero di una mamma e di una figlia che hanno cessato di vivere”.

“Lucia era una mamma attenta”

“Lucia e Giusi – ha aggiunto mons. Isacchi – erano persone conosciute, amate, inserite e accompagnate sia dalla comunità civile come da quella cristiana. Giusi, era ed è una piccola di Gesù, un’anima bella: chi sapeva entrare nel suo mondo e nel suo modo espressivo ne coglieva tutta la dolcezza e la sensibilità. Chiedeva attenzioni e amore speciali, ma – ha ricordato l’arcivescovo di Monreale – restituiva amore e attenzioni altrettanto speciali. Lucia una mamma attenta, premurosa, inserita nella vita comunitaria”.

Il funerale a Corleone. (Foto, podcast 4 chiacchiere con…)

A Corleone lutto cittadino

“Cosa l’abbia spinta a questo drammatico gesto non ci è dato comprendere. Scegliamo, dunque – ha osservato l’arcivescovo – la via del silenzio e della preghiera sospendendo ogni giudizio. Lasciamo risuonare in noi la parola di Dio, l’unica Parola capace di dare significati di vita anche alla morte più drammatica”. Ieri sera in paese si è svolta una veglia di preghiera, anche in questo caso decine le persone che hanno aprtecipato. A Corleone è stata una giornata di lutto cittadino. “Una decisione – hanno precisato dall’amministrazione comunale – che raccoglie la spontanea partecipazione dei sentimenti dell’intera cittadinanza e manifestare in modo solenne il dolore di tutta la città”.


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