La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali ha aperto un’indagine e chiesto relazione dettagliata in merito al caso del bimbo partorito morto nella clinica Falcidia di Catania sabato scorso. La Commissione, si legge in una nota, ha chiesto all’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, di “far conoscere ogni notizia a riguardo, anche in ordine a specifiche responsabilità individuali“.
Già stamane dodici avvisi di garanzia sono stati notificati dalla polizia a medici e infermieri della clinica Falcidia di Catania nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla locale procura della Repubblica. Il reato ipotizzato dal sostituto procuratore Carla Santocono è di omicidio colposo. Le indagini sono state avviate dopo la denuncia del marito della puerpera, un operaio di Santa Venerina. L’inchiesta, aperta come atto dovuto, mira ad accertare se ci siano stati ritardi nel fornire assistenza alla gestante. Per questo il magistrato ha disposto a investigatori del commissariato Borgo Ognina il sequestro della cartella clinica ma anche delle riprese del sistema di videosorveglianza per verificare gli orari di arrivo di medici e infermieri. Il sostituto ha disposto anche l’autopsia che è stata già eseguita.