All’Ars si torna alle vecchie abitudini. Dopo il consenso trasversale di ieri sull’ordine del giorno che impegna il presidente della Regione a convocare un consiglio dei ministri per affrontare la vertenza Fiat, la seduta di oggi è stata rinviata dopo pochi minuti. Giusto il tempo per Raffaele Lombardo di comunicare ufficialmente la composizione della nuova giunta, già nota da fine dicembre, e di esortare per l’ennesima volta l’assemblea alla collaborazione sul terreno delle grandi riforme. “Tutti i capigruppo abbiamo concordato di commentare le dichiarazioni di Lombardo nella seduta di martedì prossimo”, ha spiegato Innocenzo Leontini nel chiedere il rinvio. Una richiesta che probabilmente si spiega con la volontà di capire se ci sono ancora i margini per un riavvicinamento tra gli autonomisti e i partiti della vecchia maggioranza, in attesa magari di un segnale da Roma. Nel frattempo, Lombardo ha dato seguito al mandato ricevuto ieri dai deputati regionali, anticipando informalmente al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la prossima convocazione di un Cdm per salvare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese: “Con Scajola – ha detto il leader dell’Mpa – abbiamo convenuto di fare fronte comune in modo da indurre la Fiat a ragionare. Adesso chiederò per iscritto a Berlusconi la convocazione del consiglio dei ministri per risolvere questo caso”. Dalla prossima settimana, il calendario dei lavori d’aula si farà più fitto. Tra le priorità indicate dal presidente della Regione, il varo della legge sui rifiuti e l’esame dei ddl su Piano casa e semplificazione burocratica.
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