Figuccia visita il carcere di Erice |"Un mondo di cui non si parla" - Live Sicilia

Figuccia visita il carcere di Erice |”Un mondo di cui non si parla”

Il deputato di Forza Italia visiterà altre carceri dell'Isola.

L'iniziativa
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ERICE – “Ho avviato oggi l’esperienza che mi porterà a visitare tutte le carceri siciliane per verificare da vicino le condizioni di chi sta scontando la propria pena. Stamani, accolto dal direttore Renato Persico, ho visitato il carcere San Giuliano di Erice (Trapani). E’ stata un’esperienza forte che mi ha messo in contatto con tanti detenuti, divisi in diversi reparti. E’ emerso che Erice, come del resto la quasi totalità delle case circondariali, accoglie più ospiti rispetto agli standard dei luoghi di pena. Nelle carceri italiane, su 40 mila posti disponibili nelle celle, sono attualmente detenute oltre 70 mila persone. La Sicilia non è esente da questo sovraffollamento che certamente non contribuisce ad avviare percorsi di consapevolezza e riabilitazione da parte di chi si trova nella condizione di privazione della libertà”, così l’onorevole Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Accompagnato dal direttore Persico e dal comandante della Polizia penitenziaria ho potuto vedere da vicino in che modo i detenuti partecipano ai corsi per il completamento della scuola dell’obbligo – prosegue l’esponente azzurro – ed ho compreso come ad esempio il “sopravvitto”, cioè la possibilità di acquistare piccoli beni alimentari e di consumo all’interno del carcere, sia in realtà qualcosa che invita a riflettere sulle privazioni che subisce chi sconta una pena. Entrando nel carcere ti accorgi dell’esistenza di un mondo di cui non parla nessuno, di un mondo che vive nel cuore delle città come corpo estraneo alle stesse. Una comunità di cui nessuno vuol sentire gli umori e gli odori. Un nucleo di persone, i detenuti, che spesso vivono in condizioni di angoscia e solitudine. Con l’iniziativa odierna, voglio far emergere ad esempio che il carcere non è ancora dotato dell’area per gli incontri tra i detenuti e i figli, nonostante sia prevista. Ma al contempo intendo dare voce ai tanti operatori che prestano servizio dentro la casa circondariale che lamentano i continui tagli nei servizi che si trovano a gestire. D’altra parte quando il clima e’ pesante non e’ buono per nessuno. Nei prossimi giorni continuerò questo tour visitando un altro carcere siciliano”.

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