CALTANISSETTA – Filippo Mosca sarà estradato in Italia. Anche per il giovane nisseno, detenuto in Romania insieme all’amico Luca Cammalleri, per importazione di sostanze stupefacenti, è arrivata la sentenza della Corte d’appello di Caltanissetta che ha riconosciuto la sentenza del tribunale di Costanza disponendo il rientro di Mosca per continuare la detenzione in Italia.
Adesso per lui, così come per Cammalleri, per il quale era stata emessa sentenza il 13 novembre, saranno attivate le procedure di trasferimento che avverrà, con tutta probabilità, all’inizio del nuovo anno.
La mamma di Filippo Mosca, Ornella Matraxia, che da sempre ha lottato per aiutare il figlio, inizialmente detenuto nel carcere di Costanza in condizioni che la famiglia ha definito disumane, ha commentato positivamente la sentenza della corte d’appello di Caltanissetta, che quanto meno potrà al giovane trascorrere il resto della pena in un penitenziario italiano.
I due nisseni che hanno già trascorso in carcere un anno e 7 mesi dovranno scontare altri 6 anni.
“Da una parte sono più serena che Filippo arriva in Italia – ha detto la mamma Ornella Matraxia – perché potrà avere un migliore sostegno psicologico e godere di condizioni migliori, dall’altro c’è l’amarezza di una pena così severa: 8 anni e 6 mesi senza un briciolo di prova e con un processo farlocco. Abbiamo fatto ricorso alla Corte Europea, non so se ci sarà la possibilità di fare altre battaglie, ma mi giocherò il tutto e per tutto con mio figlio”.
Filippo Mosca e Luca Cammalleri furono arrestati in Romania dopo che una ragazza, che era in loro compagnia, si era fatta recapitare un pacco, nell’albergo dove stavano trascorrendo le vacanze, all’interno del quale la polizia aveva trovato 150 grammi di droga.
Nonostante la terza imputata si fosse assunta la piena responsabilità del possesso della sostanza stupefacente i due nisseni sono stati condannati. Sono detenuto nel penitenziario di Bucarest.