PALERMO – Arredi e restauri delle chiese, feste patronali e sostegno a decine di parrocchie sparse in tutta la Sicilia. Ma anche manifestazioni sportive, campi di padel, sagre e consorzi di tutela dei prodotti tipici. Il maxi-emendamento alla Finanziaria veicola misure per lo sviluppo ma anche decine di milioni di euro di contributi a pioggia.
Il maxi-emendamento e i contributi
La legge di stabilità vale quasi un miliardo di euro e contiene importanti misure che puntano ad attrarre investimenti e a cavalcare l’onda dei buoni dati economici della Sicilia, ma c’è anche altro. A conti fatti oltre cento milioni di euro saranno investiti per le cosiddette ‘misure territoriali’ che porteranno liquidità anche a Comuni e fondazioni.
Una seconda Finanziaria fatta di interventi suggeriti da maggioranza e opposizioni, con queste ultime che alla fine hanno detto sì alla legge di stabilità ad eccezione del deputato del gruppo Misto Ismaele La Vardera. “Non condivido questo metodo, non partecipo alla composizione del maxi-emendamento”, ha affermato in aula l’ex deputato di Sud chiama Nord. Posizione ribadita poco dopo.
Chiese e Comuni, incetta di fondi
Il mondo ecclesiastico e i Comuni hanno fatto la parte del leone. Il diktat iniziale dello stop ai contributi per le associazioni ha fatto sì che i deputati dell’Ars dirottassero gran parte del bonus a loro disposizione verso la chiesa e i propri sindaci di riferimento sul territorio, ma proprio quest’ultimo aspetto potrebbe far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta.
Una lunga lista di contributi è stata destinata ad amministrazioni comunali e parrocchie per dare vita ad iniziative di carattere sociale e inclusivo: è qui che, secondo molti osservatori, le associazioni ‘amiche’ dei parlamentari potrebbero rientrare in gioco. Nessuna norma tra quelle approvate sabato mattina con il via libera alla Finanziaria prevede, infatti, un bando specifico per la distribuzione di quei contributi.
Parrocchie ‘piglia-tutto’
A chiese e diocesi vanno contributi per le più svariate attività. Sul testo del maxi-emendamento la parola ‘parrocchia’ compare 73 volte, altre 76 sulla tabella allegata all’articolo 1 del maxi-emendamento.
Feste patronali
I fondi regionali andranno così a sostenere le feste patronali di Casteldaccia, Altavilla Milicia, Acicastello, Calamonaci, Cassibile, Misterbianco, Pozzallo, Mazara del Vallo, Modica, Giarratana, Melilli, Monterosso Almo, Santa Maria di Licodia, Serradifalco, Valguarnera e Comiso. Ogni festeggiamento di un santo patrono costerà dai 25 ai 30mila euro.
Finanziate anche altre iniziative delle parrocchie: alla Sacro Cuore di Modica andranno 25mila euro per l’acquisto di arredi e di un organo, mentre l’arcidiocesi di Catania otterrà 500mila euro (400mila per il restauro della Cappella di Sant’Agata del Duomo del capoluogo etneo). Al santuario Madonna della consolazione di Termini Imerese potrà contare su trentamila euro per la riqualificazione degli immobili destinati al culto.
Riti della settimana santa, nasce un fondo
Non mancano i finanziamenti a numerose parrocchie per attività culturali e iniziative nell’ambito della settimana santa: anche in questo caso i contributi che arriveranno sui conti correnti dei parroci saranno di 25mila euro cadauno. Una norma ad hoc del maxi-emendamento, inoltre, istituisce un fondo da ottocentomila euro per il 2025 “a sostegno delle celebrazioni della settimana santa nei comuni siciliani”. I comuni di Caltanissetta, Enna e Trapani riceveranno 150mla euro ciascuno, il resto sarà suddiviso tra i comuni iscritti nel Reis (Registro delle eredità immateriali della Sicilia).
A Gela, inoltre, la chiesa di San Giacomo Maggiore otterrà 25mila euro per l’acquisto di frigoriferi. A Palazzo Adriano le parrocchie Maria Santissima Assunta e Maria Santissima Lume riceveranno rispettivamente 40 e 45mila euro per la realizzazione di un impianto di campane automatico e un portale bronzeo.
Fondi anche per l’isola di Marettimo, dove la parrocchia Maria Santissima delle Grazie potrà restaurare con 25mila euro la statua di San Giuseppe e le cappelle del Rotolo e dell’Addolorata. Altri 40mila euro serviranno alla parrocchia Immacolata Vulgo San Giuseppe di Milena per acquistare i banchi ecclesiastici.
A Paternò centomila euro consentiranno alla parrocchia Santa Barbara VM di restaurare i suoi ceri votivi, mentre altri cinquantamila euro saranno erogati all’arcidiocesi di Agrigento per l’acquisto di “strumentazioni funzionali all’esercizio di culto” presso la parrocchia Santa Barbara di Licata. La stessa otterrà altri 25mila euro per l’acquisto di arredi.
Eventi e impianti sportivi
Non solo chiese e parrocchie. Il maxi-emendamento pensa anche allo sport ma questo capitolo si apre con un piccolo giallo: previsti 80mila euro per la Lega nazionale dilettanti finalizzati all’organizzazione di una tappa del Beach Soccer ESBL 2025, peccato che nessuna delle città siciliane candidate sia stata scelta come location.
Rally e beach soccer
Con la voce ‘Manifestazioni turistiche, sportive, ludiche e marketing territoriale’ saranno finanziati almeno una cinquantina di comuni siciliani con contributi di diverse entità che arrivano anche a centomila euro. “Si scrive marketing, si legge mance e mancette”, ha ironizzato in aula La Vardera. Il ‘Primo Rally dei Monti Sicani’ di Cammarata potrà usufruire di un contributi di 70mila euro. Saranno 25mila euro, invece, a sostenere il diciottesimo ‘Rally Valle del Sosio’ a Chiusa Sclafani. Altri 190mila euro finiranno al Libero consorzio di Ragusa per la tappa Gold maschile e femminile del campionato italiano di beach volley e il Beach soccer awards Sabbie di Sicilia a Marina di Modica.
Lungo anche l’elenco di interventi su grandi e piccole strutture sportive in tutta la Sicilia: dai 120mila euro per la piscina all’aperto di piazzale Ilio, a Trapani, ai campi di padel a Casteltermini (40mila euro), Acquedolci (50mila euro) e Montedoro (30mila euro). A Sciacca planeranno 450mila euro per i lavori di adeguamento, completamento e messa in sicurezza dell’impianto sportivo esistente nella zona di ‘Ferraro’. A Ribera il campo di calcio ‘Nino Novara’ potrà usufruire di un mega finanziamento da 2,1 milioni di euro per la sua ristrutturazione.
Sagre e consorzi di tutela dei prodotti
Infinito il capitolo dei finanziamenti alle sagre e ai consorzi di tutela dei prodotti tipici. Cinquantamila euro per la Sagra della pesca di Bivona e 50mila a Carlentini per la Sagra del fico d’india che si sdoppierà anche nella frazione di Pedagaggi. Altri ventimila euro andranno al Comune di Augusta per la Sagra del pesce e centomila euro a quello di Piana degli Albanesi per la manifestazione ‘Le radici del cannolo’. La Sagra del Carciofo di Cerda potrà contare su un sostegno quantificato in 110mila euro.
Pioggia di fondi per Cerda
Il Comune guidato dall’attuale capogruppo della Lega Salvo Geraci fa incetta di finanziamenti. La Regione sborserà per la cittadina palermitana 40mila euro destinati all’acquisto di arredi, tendaggi e strumenti musicali della scuola Pirandello. In arrivo anche 225mila euro “a sostegno – si legge – del bilancio comunale”. Altri 25mila euro finanzieranno l’Estate cerdese e 75mila euro per tre parrocchie.
I Consorzi di tutela dei prodotti tipici che sorridono grazie al maxi-emendamento sono quelli del Cioccolato di Modica Igp (50mila euro), dei Vini Doc di Sicilia (30mila euro) e della Pesca di Leonforte Igp (50mila euro).