Finanziaria, lettera degli studenti: | "No ai tagli alle Università" - Live Sicilia

Finanziaria, lettera degli studenti: | “No ai tagli alle Università”

Gli universitari chiedono un intervento al governo e ai deputati della commissione bilancio.

PALERMO – Le associazioni universitarie protestano contro i tagli al mondo degli Atenei previsti nella proposta di legge finanziaria e pari a circa 2,4 milioni di euro. Lo fanno inviando una lettera, tra gli altri, al presidente della Regione Musumeci, agli assessori Armao e Lagalla, al presidente dell’Ars Miccichè e alla commissione Bilancio dell’Ars.

Nella lettera, gli universitari chiedono in particolare ai deputati della seconda commissione di votare contro le norme che prevedono un minore finanziamento pari a 1,8 milioni di euro al capitolo di bilancio per gli Ersu e di 572mila euro al capitolo di bilancio relativo ai Consorzi universitari che gestiscono i poli decentrati degli Atenei

La lettera promossa dalle associazioni Onda Universitaria, UniAttiva ,Vivere Ateneo, Run Palermo e Nuova Realtà Giovanile porta le firme dei rappresentanti presso gli organi accademici Vincenzo Calarca, Antonio Di Naro, Chiara Puccio, Rosario Signorino Gelo e Serena La Russa.

Nel documento i rappresentanti degli studenti contestano i minori finanziamenti e l’operato del governo sul tema del diritto allo studio universitario. “Riteniamo sia inammissibile – dicono – apportare un taglio così drastico a quegli enti che, come gli Ersu, operano al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale. È triste constatare come la nostra è una delle Regioni più impreparate e carenti nel garantire il diritto allo Studio. Gli Ersu, già da diversi anni, non riescono ad erogare i servizi nella loro totalità, fornendo in alcuni casi solo il posto letto o l’accesso al servizio di ristorazione. Dunque – affermano – incoraggiamo l’idea di creare un diritto allo studio sostenibile che funga da strumento per potenziare e rendere effettivi i tanti servizi collaterali alle borse e che permettano davvero di dare attuazione a quello che dovrebbe essere il diritto allo Studio universitario”.

“L’approvazione di questi tagli – proseguono – va, tra l’altro, in controtendenza con quanto affermato alla stampa dall’assessore all’Istruzione ed alla formazione professionale (Roberto Lagalla ndr.) in occasione del raddoppio del contributo statale, ricevuto grazie ai nuovi criteri di riparto del Fondo integrativo statale, che serve a finanziare le borse di studio. Infatti, con tale manovra si impedisce alla nostra Regione di beneficiare della quota premiale di riparto del Fis pari al 15% di risorse in più, assegnata anche in base alla quota di cofinanziamento versata dalle Regioni per il finanziamento del diritto allo Studio”.

I rappresentanti fanno, così, riferimento a quella che era stata salutata come la soluzione al problema degli studenti idonei ad ottenere la borsa di studio ma non beneficiari del sussidio. Con un nuovo criterio, quello del fabbisogno, lo Stato nei mesi scorsi, infatti, aveva attribuito alla Sicilia un maggiore finanziamento pari a 13,2 milioni. In quell’occasione, l’assessore Lagalla aveva prospettato l’ipotesi di raggiungere una maggiorazione del 10% rispetto al finanziamento statale per ottenere la premialità. Si sarebbe in questo modo instaurato un circuito virtuoso che avrebbe lasciato alle spalle la lunga stagione degli idonei non beneficiari che portava la Sicilia sempre ultima nelle classifiche nazionali.


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