CATANIA – Salta la fogna ma nessuno interviene. Stamattina, in via Don Minzoni, le acque nere della condotta fognaria, non ancora allacciata alla fognatura cittadina, è straripata in piena San Giovanni Galermo, con tanto di disagi e cattivi odori. A nulla, però, sono valse le immediate segnalazioni e richieste da parte del presidente della quinta municipalità. L’acqua infatti continua a uscire copiosamente né si sono visti operai del comune per effettuare alcun intervento. “Siamo stanchi di non essere ascoltati – spiega a LivesiciliaCatania il presidente Giuseppe Catalano – e di trovarci ogni anno in questa assurda situazione, con le acque nere che sgorgano in mezzo alla strada”. Gli uffici comunali non avrebbero ricevuto la segnalazione, hanno affermato i responsabili contattati da LivesiciliaCatania, ma il problema per Catalano non sarebbe il mancato intervento di oggi.
La fuoriuscita di acque nere, infatti, si presenterebbe puntuale ogni anno. “Proprio per questo – continua Catalano – ho convocato per mercoledì prossimo un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti, perché il quartiere vuole risposte concrete e soprattutto vuole sentirsi parte integrante della città e abbandonata come allo stato attuale”. L’assenza dell’amministrazione è una delle lamentele più frequenti dei componenti della quinta municipalità che, infatti, hanno stabilito di pensare da soli alle esigenze dei cittadini. Nella più tipica delle tradizioni meridionali, infatti, a San Giovanni Galermo è da tempo che va in scena l’arte di arrangiarsi e di fare da se.
La scorsa settimana, ad esempio, i componenti del consiglio di quartiere, tra cui Giuseppe Zingale, insieme ad alcuni cittadini, hanno realizzato con le proprie mani – e con i propri soldi – la base in cemento per la fermata dell’autobus in via Flaminia angolo via Don Minzoni, dopo due anni di richieste inevase. “Da circa due anni i cittadini di via villa Flaminia e Capricorno chiedevano una pensilina nella fermata Amt per ripararsi dalla pioggia e dal sole – spiega ancora Catalano. Abbiamo invitato i tecnici dell’azienda di trasporto che si sono sempre dichiarati disponibili ad istallarla, solo dopo che il Comune avesse realizzato la piattaforma. Abbiamo deliberato e inviato decine di richieste agli uffici comunali interessati ma, nonostante gli anni trascorsi, quello che abbiamo ottenuto è il silenzio”.Per questo ci ha pensato il consiglio di quartiere che, con appena 90 euro e circa 2 ore di lavoro. Ha realizzato la piattaforma. “Questa è la dimostrazione che quando c’è la volontà e rispetto per i cittadini tutto si può fare – conclude Catalano. Ora che la piattaforma è pronta ho chiamato i responsabili dell’Amt e ne prossimi giorni verranno ad installare la pensilina, se non lo faranno ci penseremo noi!”.