PALERMO – Erogati i contributi a fondo perduto a più di 13mila imprese, per un importo complessivo di 24 milioni di euro. Sono questi i numeri Bonus Aree Urbane, la misura della Regione Siciliana che sostiene il sistema produttivo colpito dalla pandemia nei comuni di Agrigento, Bagheria, Caltanissetta, Enna, Messina, Modica, Palermo e Ragusa. Secondo i dati elaborati da InfoCamere, le oltre 14mila domande presentate tra il primo e il tredici luglio provengono per il 60 per cento da imprese individuali e toccano ben 634 codici ATECO diversi.
Le richieste città per città
Il maggior numero di domande è stato trasmesso da imprese di costruzioni, seguite da saloni di barbiere e parrucchiere, da ristoratori con somministrazione e bar. L’Area urbana di Palermo si è confermata, rispetto alle prime rilevazioni, la prima in termini di domande trasmesse con ben 5.493 richieste. Al secondo posto Messina con 3.119 istanze seguita da Ragusa (1.532), Modica (1.163), Caltanissetta (1.037), Agrigento (632), Bagheria (599) ed Enna (557).
A Palermo assegnati 7.368.812 euro, nel dettaglio alle 5105 imprese ammesse al bando sono arrivati 1.443 euro. Mentre a Bagheria le 581 imprese hanno ricevuto 3.804 euro. Per richiedere il sussidio, le aziende dovevano essere in regola con gli obblighi contributivi e previdenziali.
Il commento di Confcommercio
“Le domande a fondo perduto – commenta la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio – sicuramente sarebbero state molte di più se il sostegno fosse stato maggiore e soprattutto se avesse avuto una procedura di richiesta più semplice. L’importo arrivato a Palermo è insufficiente. Con l’importo assegnato le aziende ci pagano a stento le utenze. Una misura del genere può essere considerata una carezza, visto le difficoltà economiche che il settore sta vivendo”.
Le reazioni
Le fa eco la presidente di Confesercenti Palermo Francesca Costa che ritiene il sussidio “una buona iniziativa ma certamente non sufficiente a risolvere le difficoltà create dal Covid alle imprese”. “A partecipare – aggiunge – come era prevedibile, sono stati in tantissimi, a ogni imprenditore sono andati circa 1400 euro. Somme che in tanti hanno utilizzato per evitare di diventare morosi con i contributi previdenziali o per altre piccole spese di gestione”.
La posizione di Ance
Sul caso interviene anche il presidente dell’Ance Palermo: “Il fondo a disposizione è inferiore rispetto alle domande inviate, un dato che mi è stato subito evidente”. “A questo punto – aggiunge – confidiamo nella velocità di scorrimento in graduatoria e dell’erogazione delle somme. L’unica speranza – conclude – è nel rimpinguamento dei fondi. Sono misure che dovrebbero servire da stimolo all’economia”.
I fondi erogati per provincia
A beneficiare dei sussidi sono 13.184 microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, che stanno ricevendo contributi per un totale di 23 milioni 993 mila euro, così ripartiti:
Agrigento – 1.586.207 euro (2.622 euro, 605 imprese); Bagheria – 2.209.880 euro (3.804 euro, 581 imprese); Caltanissetta – 2.137.366 euro (2.203 euro, 970 imprese); Enna – 2.178.337 euro (4.102 euro, 531 imprese); Messina – 4.293.586 euro (1.486 euro, 2890 imprese); Modica – 1.169.447 euro (1.085 euro, 1078 imprese); Palermo – 7.368.812 euro (1.443 euro, 5105 imprese); Ragusa – 3.049.069 euro (2.141 euro, 1424 imprese).