Fontana trasformata in lavatoio| Bazzi: "Grave condizione sociale" - Live Sicilia

Fontana trasformata in lavatoio| Bazzi: “Grave condizione sociale”

Clochard muniti di detersivo si appropriano per diversi minuti delle storiche fontane per lavarsi corpo e indumenti sotto lo sguardo stupito dei passanti. E i conducenti delle carrozze utilizzano le fontane per lavare i cavalli. L'assessore Bazzi: "C'è una condizione sociale drammatica che porta a un degrado dei comportamenti”.

La campagna sul decoro urbano
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PALERMO – Le storiche fontane dei Quattro Canti trasformate in lavatoio pubblico da clochard e cocchieri che circolano nella zona. Il “rito” si ripete giorno dopo giorno. I senza dimora, muniti di shampoo e detersivo, si appropriano per diversi minuti delle strutture procedendo prima all’igiene personale e, subito dopo, al lavaggio degli indumenti. Nessun controllo, nessun divieto, nessuna sanzione. A pochi passi da Palazzo delle Aquile la scena, divenuta ordinaria quotidianità, si svolge sotto lo sguardo stupito di cittadini e turisti.

E così l’immagine che rimane impressa agli stranieri che visitano l’area compresa tra via Maqueda e il Cassaro è quella di strutture con acqua sporca, piena di cartacce, bicchieri, cicche di sigarette, sommerse da una montagna di schiuma. “Che bellezza Palermo bisogna proprio dirlo. Dopo le discariche adesso abbiamo anche le lavatrici e le docce a cielo aperto – commenta sarcastico Giuliamo M., commerciante di corso Vittorio Emanuele -. Se ci trovassimo in qualsiasi altra città italiana o europea la cosa sarebbe impensabile ma, si sa, a Palermo c’è la tendenza a fare finta di nulla e a lasciare scorrere tutto senza intervenire”.

I quattro “gioielli” architettonici risalenti al Seicento, un tempo pregio e vanto per i palermitani sono abbandonati all’incuria. A sentire commercianti e residenti, però, i clochard non sono i soli a contribuire al degrado della città: “Anche i conducenti delle carrozze per turisti fanno la loro parte – aggiunge Maria Laurana, che abita a pochi passi da via Maqueda –. Si fermano indisturbati tra una pausa e l’altra, a qualsiasi ora del giorno, e iniziano a lavare i cavalli rovesciando poi l’acqua sporca su marciapiedi e carreggiate”. E ancora: “Viene spontaneo immaginare l’epilogo se questa scena avvenisse a Roma o a Milano – incalza Mariano La Marca -. Pensate se qualcuno iniziasse a pulirsi all’interno della Fontana di Trevi… è vergognoso, un’indecenza. E poi candidiamo Palermo a capitale europea della cultura…”.

“Esiste una condizione sociale drammatica – commenta Agata Bazzi, assessore al Centro Storico -. Un degrado nei comportamenti che porta a compiere atti di questo genere”. A farle eco anche l’assessore alle Attività sociali, Agnese Ciulla, che aggiunge: “E’ presente a Palermo un servizio gratuito di docce e lavanderia attivo da circa un anno nella sede della ‘Panormitana’ in vicolo San Carlo. Se, però, la gente non lo utilizza non possiamo obbligarli ad andare. Il Comune è molto sensibile alla condizione dei senza casa. Invitiamo quindi ad usufruire del servizio in questione attivo ogni giorno dalla mattina alla sera”.


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