PALERMO- Saranno 176 gli enti di formazione professionale finanziati dalla Regione siciliana per l’annualità formativa 2013-2014. I decreti di impegno da parte dell’assessorato guidato da Nelli Scilabra verranno emessi entro la settimana prossima e stanzieranno quasi 172 milioni di euro per la nuova programmazione dei corsi del ‘piano giovani’. Un risparmio del 25 percento circa, rispetto ai 286 milioni impegnati l’anno scorso, e cioè di poco più di 70 milioni, frutto della revoca dell’accreditamento agli enti coinvolti nelle inchieste , come ad esempio quelli di Messina, e che sono rimasti fuori dal finanziamento. Nonostante il taglio, comunque, una grossa fetta del finanziamento andrà al Cefop (16.277.895 milioni), all’Anfe (15.047.021 milioni) e all’Enfap (10.144.738 milioni di euro). I decreti, però, dovrebbero contenere anche una forma di garanzia per i dipendenti degli enti coinvolti nello scandalo della Formazione.
Circa un migliaio di operatori, infatti, saranno trasferiti tutti al Ciapi di Priolo, per il quale sarà previsto quindi un ulteriore stanziamento di 30 milioni a copertura delle spese per il nuovo personale. Altri 9 milioni, invece, sono attualmente in standby in attesa di supplementi istruttori su alcuni enti. Ma il totale, comunque, non supererà la cifra degli stanziamenti fatti fino all’anno scorso, assicurano dall’assessorato. E da quest’anno ci sarà anche un’altra novità: tutti gli enti che riceveranno il finanziamento saranno obbligati da una direttiva generale dell’assessorato alla Formazione a specificare, nella richiesta del trasferimento dei fondi, a quanto ammonta la spesa per il personale e a quanto quella per la gestione.
A quel punto l’assessorato chiederà che venga istituito un conto corrente separato sul quale verranno fatti i versamenti per pagare direttamente gli stipendi ai dipendenti, in modo da evitare che i soldi destinati alla retribuzione del personale finiscano, invece, per essere destinati al pagamento delle spese. E proprio per le spese di gestione verrà chiesta una rendicontazione “a costi reali”: ogni ente, in pratica, dovrà specificare quanto è stato speso e per cosa dei fondi trasferiti dalla Regione fatta esclusione – come detto – per gli stipendi degli operatori. Questo è quanto trapela dall’assessorato, ma per l’ufficialità bisognerà aspettare il 10 novembre, data entro la quale tutti i decreti dovrebbero essere emessi.
