Lo Bello: "Pronti nuovi corsi" | Ma se ne riparlerà in autunno - Live Sicilia

Lo Bello: “Pronti nuovi corsi” | Ma se ne riparlerà in autunno

L'assessore: "E' pronto l'Avviso per la nuova annualità. Useremo 155 milioni della nuova programmazione". In realtà, però, bisognerà prima attendere l'ok per l'accreditamento. E potrebbero passare mesi. Nel frattempo, 8 mila lavoratori rischiano di restare senza un lavoro: "Ma stiamo pensando a loro".

formazione professionale, L'annuncio
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PALERMO – Ripartono i corsi di Formazione. E questa è una buona notizia. Ma non adesso. Servirà tempo, occoreranno mesi. Se ne riparlerà in autunno, almeno. E questa, per i lavoratori, non è affatto una novità positiva. L’annuncio è stato dato oggi dall’assessore alla Formazione Mariella Lo Bello: “Questo è un giorno importante”, ha detto. Ma le incognite, soprattutto per il futuro, rimangono tante.

Ma partiamo dalle novità positive, appunto. L’Avviso per i nuovi corsi è pronto. Ma è ancora, in un certo senso, “sub judice”. Il giudice in questione è il Cga. Dovranno essere i magistrati amministrativi a dare l’ok al nuovo regolamento per l’accreditamento degli enti. Un regolamento, quello approvato mesi fa dal governo, clamorosamente bocciato dagli stessi giudici dopo un ricorso avanzato dagli enti di Formazione. Uno stop che ha bloccato tutto. Fino all’annuncio di oggi, appunto. “E’ pronto l’Avviso 1 – ha detto Mariella Lo Bello – sui nuovi corsi di Formazione e anche l’Avviso 2 che riguarda l’Obbligo formativo i cui nuovi corsi partiranno dal 15 settembre. Per il primo bando utilizzeremo 155 milioni, che prenderemo dalla nuova programmazione europea”. Poi? Si vedrà. Il vicepresidente della Regione fa riferimento a “Fondi Pac per 400 milioni, che utilizzeremo per le prossime annualità”.

Ma al di là dell’ottimismo, restano i dubbi. Intanto, come detto, serve l’ok al regolamento sull’accreditamento. “Attendiamo che il Cga – ha spiegato la Lo Bello – metta il tema all’ordine del giorno. La prima sessione è prevista per luglio, se non sarà previsto l’esame del regolamento, pubblicheremo ugualmente il nostro avviso, prevedendo la possibilità di aprire i corsi anche agli enti che hanno fatto solo la richiesta di accreditamento”. Insomma, si attenderà fino a luglio, poi gli enti dovranno avere il tempo di presentare la propria istanza. Domande che dovranno essere a loro volta vagliate dall’assessorato. Solo a quel punto, potrà iniziare l’effettiva distribuzione di ore e corsi. Anche in quel caso bisognerà dare un tempo congruo per eventuali controdeduzioni. Insomma, se qualche ricorso – come è spesso avvenuto in questi anni – non bloccherà tutto, se ne riparlerà non prima di ottobre o novembre.

Peccato, però, che gli enti di Formazione hanno già minacciato: “Se non parte la nuova annualità entro il 30 giugno, saremo costretti a licenziare tutti i dipendenti”. Licenziamento sempre più probabile, a questo punto. E la “finestra” durante la quale i dipendenti rischiano di non avere uno stipendio potrebbe essere più lunga del previsto. “Per questi lavoratori – precisa però Mariella Lo Bello – stiamo pensando a una serie di interventi, come l’utilizzo dei fondi della Garanzia giovani, quelli previsti dalle Agenzie per l’impiego o i fondi per l’aggiornamento dei lavoratori”. Una specie di “formazione dei formatori”, insomma.

Strumenti che al momento appaiono insufficienti. Anche per questo la Regione chiederà al governo Renzi di aprire un tavolo di crisi per i circa 8 mila addetti, impiegati in 2.464 enti (il dato complessivo comprende anche il numero degli enti ai quali nel 2013 la Regione ha revocato l’accreditamento per presunte irregolarità). Troppi, secondo il governo: “E’ inutile girarci attorno – ha attaccato Mariella Lo Bello – negli anni passati gli enti hanno, diciamo così, offerto alla politica un bacino di potenziali elettori. Anche per questo motivo il numero è cresciuto a dismisura”.

Intanto, però, sono già 2 mila i dipendenti rimasti senza lavoro e per i quali il governo Crocetta lancia un appello al governo nazionale affinché venga aperto un tavolo nazionale di crisi. “Dopo l’incontro di questo pomeriggio con i sindacati e gli enti – ha aggiunto Mariella Lo Bello – apriamo il tavolo di crisi nazionale della formazione. Chiediamo al governo nazionale risposte necessarie affinché i lavoratori non più dipendenti vengano presi in considerazione. Mercoledì sarò a Roma per chiedere i fondi Feg per l’aggiornamento del personale possono essere destinati alla riqualificazione di questo bacino. Dobbiamo salvare la formazione buona in Sicilia”. Secondo i dati dell’assessorato i lavoratori della formazione sono cosi’ ripartiti: 5.900 sono impiegati in interventi specifici dell’ambito della formazione professionale; circa 457 operano nell’ambito dell’Obbligo di istruzione e formazione; circa 1.739 sono ex addetti degli sportelli multifunzionali operanti nei centri per l’impiego.

Sullo sfondo, invece, il tema che aveva caratterizzato, anche a causa di plateali divisioni tra l’ex assessore Nelli Scilabra e il dirigente generale Anna Rosa Corsello: il click day. Scomparso nella polvere dei guai della Formazione. Il governo regionale, stando alle parole di Mariella Lo Bello, intende salvare i tirocini del Piano Giovani da 500 euro finanziati con fondi Ue della programmazione 2007- 2013 destinati ai giovani disoccupati siciliani. Salvi anche gli incroci ritenuti validi delle selezioni del 14 luglio e quelle del 5 agosto scorso, quando il server del portale messo a punto dalla società Ett per consentire ad aspiranti tirocinanti e alle aziende di incrociarsi in rete, andò in tilt per un crush informatico. Quasi un anno fa il governo aveva annunciato che la selezione avrebbe dovuto svolgersi a settembre scorso ma non è mai stata realizzata. “Tutte le misure del Piano giovani – ha assicurato Lo Bello – saranno rimesse in campo con la nuova programmazione”. La Formazione riparte, dice Mariella Lo Bello. Ma forse sarebbe meglio dire che “ripartirà”. Tra un po’.


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